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E’ Cancelleri il candidato del M5S alla Regione

Di redazione |

Palermo – Le previsioni non sono andate disattese. Il voto on line delle Regionarie del M5S hanno decretato che il candidato alla presidenza della Regione Sicilia che ha più chance di vincere rispetto ad altri, è il nisseno Giancarlo Cancelleri. Per i pentastellati, accorsi oggi pomeriggio a Palermo per la comunicazione ufficiale del voto su piattaforma on line, il candidato che potrebbe “consegnare”  l’isola al Movimento di Grillo e Casaleggio, entrambi presenti alla kermesse palermitana, è proprio Cancelleri. Era il nome più accreditato, sin dall’inizio ed è stato votato da «4350 iscritti certificati», come ha precisato lo stesso Beppe Grillo.

Le prime dichiarazioni di Cancelleri.

«Grazie, davvero a tutti. Lo so che è una grande responsabilità, che non mi prendo da solo. Tutti insieme dobbiamo andare avanti. Io ho avuto la fortuna di essere in questi anni insieme ad altri 13 deputati regionali, grazie all’unione che abbiamo avuto a differenza degli altri ci siamo sentiti a casa. La Sicilia che abbiamo a cuore è quella dove le cure sono di qualità e funzionano, quella in cui i nostri giovani non se ne vanno per trovare un lavoro, quella delle imprese che vedono tutelati i loro prodotti. In questi anni abbiamo messo in campo tante iniziative». «Siamo in una crisi economica e il Pd dovrà assumersi la responsabilità, perché forse il miglior candidato che hanno si chiama Rosario Crocetta». «Il primo provvedimento che faremo – ha detto – sarà tagliare gli stipendi ai parlamentari, togliere i vitalizi e le pensioni d’oro».

Uomo vicino ai vertici, Cancelleri  ha corso con altri 8 candidati, tra i quali cinque deputati uscenti dell’Ars e Ali Listi Maman, l’avvocato nigerino che si era ritirato dalle Comunali in aperta polemica con il M5S. C’erano poi Giuseppe Scarcella e Josè Marano.  

«La Sicilia è un paradosso, come l’Italia, è colta e incolta, se non si fanno le cose qua difficilmente possiamo farle nel continente» , ha esordito dal palco di Castello a Mare Beppe Grillo – . E ancora: «Il ponte lo facciamo dalla Sicilia alla Sardegna»… «Un pò di commozione c’è, vedere questi ragazzi trasformarsi in sindaci, consiglieri e parlare di politica, mi fa venire in mente come è nata questa storia qua. Non digerivo, non dormivo, mi aggiravo di notte come una prostituta senza marciapiede. Questo Movimento nasce perché mi sono iscritto al Pd, facevamo le battaglia sull’acqua, sul wi-fi libero, e c’era una visione e mi chiedevo come mai una sinistra non si occupava di questi temi». Lo ha detto Beppe Grillo a Palermo. «Allora un giorno hanno fatto un congresso e sono andato – ha aggiunto – a fare il «masochista consapevole» insieme a un manager per dirgli prendetevi voi queste idee e sono andato a iscrivermi al Paese di Arzachena. Ma mi arriva il monito della dirigenza che mi dice non possiamo accettare l’intervento di Grillo perché il suo movimento è ostile al nostro. E allora Fassino disse la prima profezia e disse: «si faccia il suo partito e vediamo quanti voti prende».

«Se vinciamo in Sicilia avremo grandi speranze di cambiare l’Italia, vogliamo liberare la Sicilia da questo Medioevo politico», ha sottolineato Luigi Di Maio sul palco. «Noi vogliamo mettere mano ai privilegi ma anche investire su turismo e innovazione per far restare i giovani in questa terra».

«Noi abbiamo libertà di scegliere i candidati, ci siamo abituati a poter proporre le leggi da portare in parlamento – ha affermato poi Davide Casaleggio – . Abbiamo libertà di non dipendere dai finanziamenti pubblici, di poter partecipare assieme ad altri cittadini come noi. Ci siamo ripresi dei modi di far politica che ci erano stati tolti grazie all’utilizzo di Rousseau e alle forme di democrazia diretta». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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