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Tomarchio bibite

Export in crescita, presenti in 26 Paesi con l’11% di fatturato: «Il made in Sicily piace: pronti a sbarcare in Cina e Giappone»

Di Assia La Rosa |

Il made in Sicily piace. Soprattutto oltreoceano. Nonostante il lockdown e la crisi globale, ci sono dati in controtendenza che aprono spiragli di fiducia e spingono a premere sull’acceleratore per dare slancio all’economia.

A fare il bilancio annuale 2020 è Sibat Tomarchio, l’azienda di Acireale (Catania) che dal 1920 produce bibite analcoliche con agrumi e acqua dell’Etna, e che quest’anno registra un trend positivo sotto la voce “export”, toccando quota 26 Paesi, con l’11% di fatturato totale proveniente dall’estero. 

In cima alla lista degli importatori che amano bere “siciliano” ci sono Nord Europa e Stati Uniti: «La nostra Aranciata Rossa Bio (con succo biologico di Arancia Rossa di Sicilia IGP) è amatissima dagli americani – sottolinea Savio Boarini, amministratore unico della Sibat Tomarchio srl, azienda del gruppo Acies – tanto da aver conquistato l’anno scorso il “Gold Sofi Award 2019”, assegnato dalla prestigiosa giuria della Specialty Food Association di New York: un panel di 58 giudici provenienti dall’industria alimentare statunitense (cuochi, giornalisti di settore, esperti culinari) che ha valutato l’eccellenza di oltre 2000 prodotti provenienti da tutto il mondo. Oltre agli Usa, abbiamo tantissima richiesta anche da Australia e Corea. Ovviamente anche in Europa il nostro prodotto è gettonatissimo, con un posizionamento ormai consolidato in Germania, Paesi scandinavi, Austria, Inghilterra, Spagna, e Svizzera».

Un’azienda che ha ancora grandi opportunità di crescita sui mercati esteri e che nel 2021 – visto il riscontro positivo dai mercati in cui già opera da diversi anni – punta a fare il suo ingresso in Giappone e Cina e a consolidare il mercato Nord Americano con le sue linee Premium: la “Bio IGP” e la “Deliziosa Autentica”.

«L’adempimento delle molteplici regolamentazioni previste dai vari Paesi, soprattutto in materia ecologica, è una delle sfide più complesse quando ci si affaccia su nuovo mercato – continua Boarini –  Dai sistemi di riciclo Pfand in Germania, al sistema danese Pant, passando per le stringenti certificazioni richieste dai paesi Baltici, ci siamo adeguati in maniera scrupolosa a tutte le normative vigenti, comunicando una immagine di una Sicilia virtuosa sul fronte green oltre che biologico».

Proprio nei giorni scorsi la Sibat Tomarchio ha ricevuto la benemerenza da parte del Comune di Acireale, quale simbolo d’eccellenza industriale e imprenditoriale, legata al territorio etneo. «Un ringraziamento va al primo cittadino Stefano Alì e a tutta la Giunta comunale – conclude Boarini – il nome di “Acireale”, racchiuso nel nostro marchio, grazie alle nostre bibite fa il giro del mondo. Un orgoglio per noi e per tutta la comunità».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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