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Vacanze a prezzi stracciati ma non basta

Di Andrea Lodato |

Catania. Fare le vacanze in Sicilia conviene. E costa anche meno che scegliere altre destinazioni. La conferma arriva dal portale Casevacanza.it specializzato in Italia per gli affitti turistici. Secondo i dati che il portale ha raccolto e le analisi che ha elaborato, anche agosto, il mese dell’altissima stagione estiva, offre possibilità di risparmio per chi vuole trascorrere le ferie in Italia. E in particolare è la Sicilia la regione che conta il maggior numero di località low cost per questo periodo. Scegliendo le mete giuste, puntando anche a quelle meno note, stando all’analisi, è possibile risparmiare fino al 60% del proprio budget. Insomma, proprio a conti fatti, la Sicilia può diventare la meta preferita per chi vuol spendere poco.

Casevacanza.it ha analizzato l’andamento dei prezzi medi per una notte ad agosto, incrociando i dati con le prenotazioni degli ultimi due mesi e prendendo in riferimento un appartamento tipo (per quattro persone). Stando allo studio è Aci Castello (Acitrezza) la località siciliana che consente il maggior risparmio nel mese estivo più caldo: qui una notte costa mediamente 47 euro. Dai luoghi dei Malavoglia di Verga, nella classifica si passa a quelli del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e al secondo posto della classifica delle mete più convenienti si trova proprio Palma di Montechiaro (50 euro a notte).

Al terzo gradino del podio si trova Falcone, in provincia di Messina, località poco nota al turismo ma posizionato in una zona strategica sia per chi ama il mare e apprezza la vista sulle isole Eolie che si trovano appena di fronte, sia per chi preferisce la montagna grazie alla vicinanza col Parco dei Nebrodi. Nel piccolo comune messinese il costo medio a notte è pari a 57 euro. Scorrendo la classifica si trovano, accomunate da un prezzo medio di 60 euro, Palermo, Mascali (CT) e Ispica (RG).

Agrigento è risultata la provincia con il maggior numero di località low cost rientrate nella top ten siciliana per agosto: oltre alla già citata Palma di Montechiaro, vi compare anche Realmonte, paese in cui si trova la sempre più nota e apprezzata Scala dei Turchi, dove servono 65 euro a notte per un affitto turistico. Nella città della Valle dei Templi (settima in classifica) si registra una media di 62 euro a notte.

La provincia di Trapani conta ben due mete del risparmio sul suo territorio: Alcamo e Mazzara del Vallo, entrambe meno note di altre località vicine come Marsala o San Vito Lo Capo, ma comunque strategiche per visitare un’altra bellissima zona della Sicilia. Ad Alcamo Marina la media registrata per una notte in una casa vacanza è di 62 euro, leggermente meno di Mazzara del Vallo in cui ne servono 65.

Insomma la Sicilia conviene, ma bisogna arrivarci. E qui si apre il capitolo che se non ridimensiona il dato statistico del costo degli affitti, certamente ne attenua i risultati positivi. Perché arrivare in Sicilia costa sempre di più e non sembrano, sino ad ora, esserci all’orizzonte novità incoraggianti. La questione della continuità territoriale su cui sta lavorando il ministro Del Rio interesserebbe solo i residenti (e sarebbe una gran cosa, ovviamente), ma i prezzi dei biglietti aerei restano spesso proibitivi. O si è fortunati nell’intercettare i biglietti a costi davvero low, oppure si rischia di essere dissanguati. Certo, se prenoti le vacanze per tempo riesci anche a volare a prezzi contenuti. Ma quando sei in Sicilia, altro ostacolo insormontabile, guai a pensare di fare il viaggiatore: trasporto ferroviario vicino all’anno zero, strade e autostrade da dimenticare, tempi per raggiungere le località più interessanti che fanno perdere ore, qualche volta un giorno intero tra andata e ritorno. E quel che hai risparmiato per dormire lo hai sprecato nel tempo-vacanza bruciato.

Classifica.

Al secondo posto per economicità dei soggiorni c’è Palma di Montechiaro

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