Prodotti ittici, la qualità passa dalla grande distribuzione
Valastro, una famiglia di commercianti legati alla storia del territorio: «Luchino Visconti nel 1948 fece recitare alcuni membri della famiglia ne “La terra trema”»
CATANIA - Una famiglia legata da tre generazioni alla vendita del pesce. Un cognome che ha ispirato l’industria cinematografica e anche quella letteraria. Un’azienda (Valastro Srl) che si affida alla forza lavoro di oltre 50 dipendenti ed è presente in Gdo attraverso 16 punti vendita su Catania, Messina e Palermo. Un modello imprenditoriale che da anni basa la propria attività commerciale su criteri rigidi: controlli di qualità dei prodotti ittici, rispetto delle normative nazionali e internazionali, etichettatura e rispetto dei fermi biologici. La famiglia Valastro da 70 anni in Sicilia è sinonimo di buon pescato. Tutto ha avuto inizio ad Acitrezza ma con il passare del tempo e con il duro lavoro, i Valastro hanno conquistato Catania e adesso dominano il mercato, affiancando il loro marchio a quello del Gruppo Arena. La famiglia Valastro ad Acitrezza rappresenta la storia del piccolo paese marinaro, tanto che nel 1948 Luchino Visconti scelse proprio i fratelli Valastro per girare alcune scene de “La terra trema”.
«Poniamo attenzione massima alle normative nazionali e internazionali e questo ci porta a effettuare controlli che spaziano dall’ambito sanitario a quello relativo all’etichettatura - afferma Lorenzo Valastro, amministratore unico della Valastro Srl - Disponiamo analisi sul prodotto a campione, sulle attrezzature, sui mezzi di trasporto. Per noi è fondamentale garantire agli utenti un prodotto controllato e di qualità».
Lorenzo, dunque lei proviene da una famiglia di pescatori che sono anche approdati sul grande schermo.
«Quando fu girato il film “La terra trema”, il regista Luchino Visconti decise di coinvolgere uomini e donne del luogo. Cercavano una famiglia di pescatori, dunque furono parecchi tra i nostri parenti a recitare in quella pellicola il ruolo di se stessi. Nel cast c’erano tutti i fratelli Valastro, uno di quelli era mio nonno Lorenzo».
Da dove proviene il pesce che esponete sui banchi?
«Sicilia e regioni limitrofe. Peschiamo a Lampedusa, nel Mare Ionio e nel Canale di Sicilia. Insomma possiamo dire che il nostro pescato proviene tutto dal Mediterraneo. Ci affidiamo a pescatori diretti o al mercato ittico di Acitrezza che è il nostro principale punto di approvvigionamento. Proprio ad Acitrezza per oltre 30 anni abbiamo gestito un punto nello storico mercato del pesce».
Che percorso fa il vostro pescato prima di essere venduto al dettaglio?
«Passa attraverso delle operazioni di stoccaggio e immagazzinamento presso depositi a norma Cee. E poi quando arriva sui banchi rispettiamo tutte le norme nazionali e internazionali».
Ovvero?
«È fondamentale esporre l’etichetta che indica il nome commerciale del pesce, il nome scientifico che identifica il prodotto ittico in maniera univoca, la specie e la razza. E poi il metodo di pesca (rete, traino, strascico), la zona di pesca che è espressa secondo zone FAO. Ma soprattutto, se è congelato o fresco. Tutte informazioni necessarie per la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti ittici secondo gli standard europei. Sono norme obbligatorie e noi siamo molto rigorosi».
Questo iter garantisce all’utente finale un prodotto controllato.
«Facciamo una grossa attenzione a non commercializzare pesce che è sottoposto a restrizioni. Rispettiamo per esempio il fermo biologico del pesce spada e del tonno. Per certi prodotti, come il tonno, si attinge alla pesca proveniente da imbarcazioni che hanno una quota assegnata dalla Comunità Europea. I cittadini dovrebbero sapere che chi come noi rispetta le norme, ha delle spese ingenti che, inevitabilmente, si riversano poi nello scontrino. Cosa che non ha chi percorre delle strade diverse».
Quanto incide la vostra realtà sull’indotto occupazionale?
«Abbiamo 50 dipendenti, ma se contiamo la filiera di pescatori e gli addetti al magazzino esterno sul quale ci appoggiamo arriviamo ad un totale di 70 risorse impegate».
Quando siete sbarcati nella grande distribuzione?
«Quando il Gruppo Arena aprì il primo punto vendita catanese in Via Gabriele D’Annunzio noi abbiamo mosso il grande passo e ci siamo legati al colosso siciliano. Possiamo dire che siamo cresciuti insieme e vogliamo ancora crescere perché la generazione dei Valastro deve continuare a scrivere pagine di storia siciliana».