PUG: impegni programmatici per tutte le circoscrizioni della città
La città di Catania con i suoi 295mila abitanti (ISTAT 2024) è un vero e proprio laboratorio per la sperimentazione di politiche di rigenerazione urbana. L’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania per contribuire alla stesura del PUG ha presentato un documento al Comune etneo realizzato dal Consiglio e da un Tavolo Tecnico costituito dagli architetti Michele Cristaudo, Salvo Fiorito, Alfredo Lazzaro, Luigi Longhitano, Ignazio Lutri, Maurizio Mannanici, Laura Mannino, Giuseppe Messina, Venerando Russo, Giuseppe Scannella, Maurizio Spina. Ieri pomeriggio, mercoledì 9 luglio – dopo l’introduzione del presidente OAPPC etneo Alessandro Amaro, del vice presidente della Fondazione OAPPC Catania Paolo Licandri e del presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Catania Agatino Spoto - il documento è stato presentato agli iscritti dal consigliere dell’Ordine Antonio Marano e da Laura Mannino. Dopo un partecipato dibattito sono intervenuti in rappresentanza dell’Amministrazione comunale il vice sindaco Paolo La Greca e il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani. Il confronto è stato essenziale per delineare le proposte avanzate per la stesura del PUG.
«L’architetto è al servizio della comunità e ha un ruolo significativo per la pianificazione urbanistica – ha sottolineato il presidente Alessandro Amaro – il nostro contributo per il PUG si affianca alla proposta di istituire tavoli tematici istituzionali con gli Ordini Professionali e di integrare strumenti operativi e politici, con relativo monitoraggio, finalizzati a delineare gli interventi prioritari da attuare nel corso del mandato di ogni Amministrazione con impegni programmatici verificabili».
Gli spunti tecnici del documento evidenziano interventi per la mobilità e i trasporti, per garantire gli spostamenti con mezzi pubblici e collegamenti con le principali arterie stradali: un lavoro da svolgere in sinergia con le municipalità e con i comuni limitrofi. Tema centrale quello delle aree verdi e blu da mappare per ridurre l’impatto delle problematiche idrogeologiche correlate al cambiamento climatico e alla tutela del suolo e dell’ambiente.
«La valenza tecnica del contributo consegnato al Comune dall’Ordine è diversa rispetto a quanto finora raccolto - ha assicurato il direttore Biagio Bisignani – integreremo gli spunti ritagliati a misura della città di Catania nel PUG, per colmare il gap esistente ognuna delle 6 municipalità sarà verificata per le dotazioni standard di mobilità e servizi».
Tra le proposte del documento presentato dagli architetti ci sono l’individuazione di nuove zone 30 e ZTL, estensioni di reti ciclabili, pedonali, ciclopedonali e nodi di interscambio; ma anche piani di “verde tattico”, reti di drenaggio sostenibile, strategie di ripristino, reintroduzione, ampliamento e creazione di ecosistemi in ciascuna circoscrizione della città etnea. Considerato l’alto rischio sismico, l’Ordine propone di agire per la sicurezza dei diversi quartieri con strategie di prevenzione e nuovi spazi aperti multifunzionali integrati nella mappatura del rischio che in emergenza fungano da punti di raccolta e soccorso.
«Il gruppo di lavoro che abbiamo formato è costituito da pianificatori e urbanisti – ha evidenziato il consigliere Antonio Marano - abbiamo sentito il dovere di redigere il documento tecnico per il ruolo esclusivo che ci compete, bisogna sensibilizzare le volontà politiche e intervenire in ogni circoscrizione affinché per ogni quartiere si possano concretizzare dei cambiamenti a breve, medio e a lungo termine. Riteniamo che l’Amministrazione possa individuare gli interventi prioritari da eseguire nel mandato».
«Con il documento preliminare il sindaco durante il suo mandato potrà compiere scelte strategiche e operative – ha sottolineato il vice sindaco Paolo La Greca - assumendo così il cogente valore attuativo introdotto dall’innovazione della legge 19 del 2020. Le priorità: Catania diventerà una città più equa, affronteremo il rischio sismico e climatico, lavoreremo sulla mobilità per favorire l’accesso alle diverse parti della città».
Per la riqualificazione della citta costruita - in ottica sostenibile e antisismica - i professionisti intervenuti hanno auspicato di partecipare allo sviluppo del PUG con competenza e costanza, ritenendo necessarie la lotta all’abusivismo e le condizioni più stringenti per l’utilizzo del suolo. Per gli interventi locali mirati è emersa l’esigenza di agire tenendo conto dei piani del colore, della tutela della bellezza e dei miglioramenti infrastrutturali da estendere alle diverse circoscrizioni, in coerenza con l’identità estetica di ogni scorcio, attivando percorsi partecipativi per garantire lo sviluppo inclusivo e unitario, “in ascolto” rispetto alle esigenze di ogni quartiere della città.