Amazzonia, nel solo mese di agosto in fumo una superficie più vasta dell'intera Sicilia
Lo scorso agosto, in Amazzonia ci sono stati 30.901 focolai di incendio, quasi il triplo dello stesso mese dell'anno precedente (10.421 focolai). L'area bruciata nel periodo è stata di 29.944 km², l'equivalente di 4,2 milioni di campi da calcio. Queste sono le cifre allarmanti fornite dagli ultimi dati raccolti dall'Istituto brasiliano di ricerca spaziale (INPE).
L'area bruciata è quattro volte quella dell'agosto 2018. Si tratta del dato peggiore dal 2010, anno segnato da una grave siccità che non si è verificata invece nel 2019. Ogni focolaio è stato ancor più devastante con una media di 800 m² rispetto ai 580 m² del 2018, riferisce A Republica.
I dati si riferiscono all'intero territorio amazzonico di 5,5 milioni di km² - di cui 4,19 milioni in territorio brasiliano. Quest'anno ci sono stati anche incendi nella foresta pluviale amazzonica del Perù o della Bolivia.
Il direttore scientifico dell'Istituto di ricerca ambientale dell'Amazon, Ane Alencar, ha spiegato al sito web UOL che questo drastico aumento può essere spiegato solo dall'attività di deforestazione, poiché quest'anno nessun evento meteorologico estremo può aver giustificato l'attuale situazione.
Contando l'intero territorio brasiliano, da gennaio ad agosto, sono stati registrati 46.825 incendi, la cifra peggiore dai 58.476 del 2010. La deforestazione potrebbe continuare ad avanzare perché negli ultimi anni settembre è sempre stato il mese peggiore per gli incendi.