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Siti porno vietati ai minori in Germania, una svolta epocale: «Servono sistemi di verifica dell’età degli utenti»

Redazione La Sicilia

09 Settembre 2022, 18:28

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«Una sentenza storica» che «tutela i giovani, il rispetto della dignità delle persone e la riscoperta del senso pienamente umano della sessualità». Giudica così Giovanni Baggio, presidente nazionale Aiart, preside e rettore dell’Istituto De Filippi di Varese, la sentenza odierna della Corte tedesca che chiude ai minori Pornhub, YouPorn e altri siti collegati. Per continuare ad operare nel Paese dovranno mettere in atto efficaci sistemi di verifica dell’età dei loro utenti. 
 «E' la vittoria del buon senso», afferma con soddisfazione l'Aiart, associazione di spettatori cattolici, che fa appello al governo italiano affinché si assuma questa responsabilità regolamentando concretamente questo aspetto. L’annuncio ha già sollevato commenti in Rete e c'è anche chi chiede se ci sia un partito in Italia che lo ha inserito nei punti del proprio programma elettorale. Pronti a dare il loro voto. 
 «I dati sulla pornografia a livello infantile sono allarmanti e ci dicono che le misure fin qui adottate non bastano. Tale sentenza è il primo spiraglio di luce - conclude Baggio - che va rafforzato attraverso un processo educativo, informativo e formativo integrato ed efficace. Sono troppe le violazioni legate all’uso della Rete che rispecchiano una scarsa attenzione alla tutela di minori e adolescenti».