Influenza aviaria, morto un 59enne in Messico: è il primo caso umano nel mondo di A/H5N2
Al momento il livello di rischio per la popolazione generale resta basso
epa08924262 A chicken looks out of its cage at a poultry farm at Chabba village, near Amritsar, India, 07 January 2021. Following the confirmed reports of avian influenza (H5N1) or Bird Flu related deaths of migratory and other birds in the neighbouring state of Himachal Pradesh, Punjab state government has issued an alert for any suspicious death of migratory or poultry birds. There are no traces of Bird Flu in Punjab so far and poultry owners in Punjab are of the opinion that the bird flu is confined to migratory birds only and to the areas they travel and so far it has not affected any poultry birds. According to news reports, Bird Flu cases have been reported in the states of Himachal Pradesh, Madhya Pradesh, Rajasthan and Kerala across India and nearly 25000 birds have died due to it. EPA/RAMINDER PAL SINGH
Un uomo di 59 anni è morto a causa dell’influenza aviaria in Messico. Il caso non è collegato all’epidemia da virus dell’influenza aviaria A/H5N1 in corso negli Stati Uniti. Si tratta infatti di un virus diverso:
l'A/H5N2. È il primo caso umano dovuto a questo virus nel mondo. Lo ha reso noto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Il virus A/H5N2 negli ultimi mesi è stato responsabile di tre focolai nel pollame in Messico, ma non risulta che l’uomo sia stato in contatto con animali infetti. Il caso risale alla fine aprile, ma è stato comunicato all’Oms solo lo scorso 23 maggio. L’uomo, che aveva diversi problemi di salute, il 17 aprile ha manifestato febbre, mancanza di respiro, diarrea, nausea e malessere generale. Le sue condizioni sono peggiorate fino a richiedere il ricovero il 24 aprile in un ospedale a Città del Messico. Lo stesso giorno l’uomo è morto a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni.
La conferma che l’infezione fosse dovuta al virus H5N2 è arrivata soltanto il 22 maggio; il giorno seguente il caso è stato notificato all’Oms. Al momento nessuno dei 17 contatti dell’uomo sottoposti a sorveglianza è risultato positivo al virus. Sono in corso però gli esami sierologici che dovranno appurare se c'è stata un’infezione in passato.
«Finora non è stato possibile stabilire se questo caso umano sia correlato alle recenti epidemie nel pollame», dice l’Oms, secondo cui al momento il livello di rischio per la popolazione generale resta basso.