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Macron scuote il mondo: «Francia riconoscerà la Palestina». L'ira di Usa e Israele

La decisione scuote la scena internazionale. Apprezzamento invece da parte di Anp, Spagna e Arabia Saudita

Redazione La Sicilia

25 Luglio 2025, 11:40

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Con un annuncio a sorpresa e dai toni solenni, il presidente francese Emmanuel Macron ha comunicato che la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina durante la prossima Assemblea Generale dell’ONU a New York, prevista per settembre. «Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò l’annuncio formale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre», ha scritto Macron sui social, ribadendo una posizione che rischia di proiettare Parigi al centro delle tensioni diplomatiche internazionali.

Ira e condanna da Israele: “Così si premia il terrore”

Durissima la reazione del governo israeliano. Il ministro della Difesa Israel Katz ha definito la mossa “una resa al terrorismo”: «Invece di stare al fianco di Israele in questo momento di prova, il presidente francese sta agendo per indebolirlo. Non permetteremo la creazione di un’entità palestinese che danneggerebbe la nostra sicurezza, metterebbe in pericolo la nostra esistenza e minerebbe il nostro diritto storico alla Terra di Israele».

A rincarare la dose è stato il premier Benjamin Netanyahu, che ha condannato «fermamente» la decisione di Macron, definendola «un premio al terrore» e un rischio concreto di «creare un altro rappresentante dell’Iran, come a Gaza». «I palestinesi non cercano uno Stato accanto a Israele; cercano uno Stato al posto di Israele», ha tuonato Netanyahu, leggendo la svolta francese come una minaccia esistenziale per lo Stato ebraico.

Washington si allinea a Tel Aviv: «Decisione sconsiderata»

Anche gli Stati Uniti hanno espresso una netta opposizione tramite il segretario di Stato. «Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano di Macron di riconoscere uno Stato palestinese all’Assemblea generale dell’ONU», si legge in una nota rilanciata su X dal segretario di Stato americano. «Questa decisione sconsiderata non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace. È uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre».

Consenso internazionale: Ramallah, Spagna e Arabia Saudita applaudono

Tutt’altro il giudizio dei vertici palestinesi e di alcuni leader internazionali. Hussein al-Sheikh, vicepresidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha espresso «profonda gratitudine a Macron» e parlato di «impegno della Francia per il diritto internazionale e il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione».

Lo stesso entusiasmo ha mostrato il premier spagnolo Pedro Sanchez: «Celebro che la Francia si unisca alla Spagna e ad altri Paesi europei nel riconoscimento dello Stato di Palestina. Tutti noi dobbiamo proteggere quello che Netanyahu sta cercando di distruggere. La soluzione dei due Stati è l’unica soluzione».

Parole di accoglienza anche dal ministero degli Esteri saudita, che ha definito la decisione “storica” e invitato altri Paesi a seguire l’esempio transalpino, riaffermando «Il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla creazione di uno Stato indipendente sui confini del 1967».

Una svolta che divide: la diplomazia mondiale alla prova

La mossa di Macron mette la Francia al centro di un uragano diplomatico. Se da una parte riceve il plauso di Ramallah, Madrid e Riyad, dall’altra si scontra apertamente con Washington e, soprattutto, Tel Aviv, che leggono il gesto come un pericoloso precedente e un incentivo al radicalismo.