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«Netanyahu è una minaccia alla pace», l'affondo del ministro del Qatar dopo il raid a Doha

Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, ha definito in un editoriale sul Washington Post l’attacco israeliano contro i leader di Hamas a Doha «un’assalto alla diplomazia stessa»

Redazione La Sicilia

19 Settembre 2025, 10:25

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Il ministro di Stato del Qatar per gli Esteri, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, ha definito in un editoriale sul Washington Post l’attacco israeliano contro i leader di Hamas a Doha «un’assalto alla diplomazia stessa» e ha bollato le spiegazioni del premier Benjamin Netanyahu come «un insulto all’intelligenza».

Al-Khulaifi ha accusato Netanyahu di rappresentare «una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in Medio Oriente e all’ordine giuridico internazionale», sottolineando che «mai prima d’ora, nei tempi moderni, una parte negoziale aveva colpito un paese mediatore». L’attacco, ha aggiunto, «ha violato i principi fondamentali di sovranità e non intervento sanciti dal diritto internazionale, colpendo direttamente la pratica della mediazione».

Il ministro ha respinto le giustificazioni di Netanyahu, che aveva paragonato l’azione militare a quelle statunitense contro Osama bin Laden o francesi in Africa, definendo tali paragoni «distorsioni». Tra queste, Al-Khulaifi ha ricordato che gli Stati Uniti non hanno mai colpito l’ufficio talebano a Doha durante i negoziati.

Infine, il ministro ha elogiato il ruolo del Qatar nella prevenzione di conflitti e nella mediazione per il rilascio di ostaggi con Hamas, sottolineando: «Criticare il Qatar per aver ospitato funzionari di Hamas è un’offesa all’intelligenza della comunità internazionale e dei media, oltre che dell’opinione pubblica israeliana. Se i mediatori possono essere bombardati impunemente, chi garantirà i futuri colloqui di pace? Senza canali diplomatici sicuri, resta solo la guerra, la civiltà arretra e la legge è soppiantata dalla forza».