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Università

Secondo e ultimo appello per l'accesso a Medicina: previste proteste con metal detector

Al via domani dopo il flop del 20 novembre tra i timori per i posti e missive

Redazione La Sicilia

09 Dicembre 2025, 19:41

Secondo e ultimo appello per l'accesso a Medicina: previste proteste con metal detector

Secondo e ultimo appello per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria domani, dopo il test del 20 novembre scorso che, per la maggior parte degli aspiranti, si è rivelato una vera debacle.

I risultati saranno resi noti prima di Natale, mentre la graduatoria nazionale è attesa a gennaio. I posti disponibili sono 19.757, che diventano circa 24.000 includendo le sedi non statali.

Gli iscritti al secondo appello risultano 39.093 per Biologia, 42.658 per Chimica e 46.868 per Fisica. Dal ministero assicurano che le prove «sono già pronte da tempo» e che non si tratterà di un esame più semplice.

Nel primo turno di novembre, il 22-23% dei candidati ha ottenuto almeno 18 in due prove su tre: in prevalenza Biologia e Chimica, mentre Fisica è risultata la materia più ostica. Le percentuali di chi ha superato tutte e tre le prove oscillano tra il 10% e il 15%.

Se il tasso di promossi non dovesse crescere, si profilerebbe il rischio di avere più posti che studenti idonei, un’anomalia che contrasterebbe con l’obiettivo di formare più medici. Ipotesi respinta con decisione dalla ministra dell’Università Anna Maria Bernini: «Siamo solo al primo tempo di una procedura che si svolge in tre tempi: tutti gli studenti saranno in graduatoria, non ci saranno vuoti; prima di giudizi sommari, aspettate che il processo si completi».

Intanto monta la protesta sul nuovo «semestre filtro». Una delegazione del Comitato «Medicina Senza Filtri» ha consegnato alla ministra Bernini un metal detector e una lettera ufficiale che riassume le criticità emerse durante la prova del 20 novembre: tempi di studio ritenuti insufficienti, lezioni disorganizzate, criteri di valutazione non uniformi tra atenei, violazioni del principio di anonimato, uso diffuso di dispositivi elettronici, controlli inesistenti o inefficaci, foto e video del test circolati online, vigilanza inadeguata o assente.

La missiva, firmata dai promotori (Radicali Italiani, Studio Legale Leone-Fell & C., Dispenso Academy e Acquirenti APS) e da oltre 3.000 studenti, definisce questa situazione «non più tollerabile». Il metal detector è stato consegnato, spiegano, «perché il 20 novembre abbiamo visto con chiarezza cosa accade senza alcuna forma di sorveglianza seria». Domani delegazioni del Comitato saranno davanti alle università di Roma La Sapienza, Milano, Torino, Bologna, Palermo e Catania con propri metal detector, per dimostrare pubblicamente che «garantire il rispetto delle regole è possibile». Previsti sit-in, attività di monitoraggio e raccolta in diretta delle testimonianze dei candidati. Sul fronte scuola, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato i nuovi programmi per infanzia, primaria e secondaria di primo grado, in vigore dal prossimo anno scolastico. «Con questa firma si volta pagina. Dal prossimo anno scolastico vi sarà il ritorno della centralità della storia occidentale, la valorizzazione della nostra identità, la riscoperta dei classici che hanno contraddistinto la nostra civiltà. Ripristiniamo inoltre il valore della regola, a partire da quella grammaticale. Ciò non costituisce il ritorno a un passato superato», ha dichiarato il ministro. Le nuove Indicazioni reintroducono lo studio del Latino in seconda e terza media, con insegnamento facoltativo, e prevedono il ritorno alla memorizzazione di poesie e alla pratica del riassunto. Durissima la reazione della Flc Cgil: «Malgrado per Valditara questo non costituisca un ritorno a un passato, possiamo affermare con certezza che queste Indicazioni seppelliscono la cultura pedagogica democratica che ha caratterizzato gli orientamenti della scuola italiana dal secondo dopoguerra e la riportano a una visione di stampo ottocentesco».