I NEGOZIATI
Ucraina, colloqui produttivi tra Kiev e Stati Uniti: «Un accordo di pace può essere raggiunto a breve»
L'ultimo scoglio sembra essere quello del Donbass. E sul fronte interno, tre quarti degli ucraini si oppongono al piano statunitense
colloqui tra Ucraina e Stati Uniti a Berlino si sono appena conclusi e trapela ottimismo. «Negli ultimi due giorni i colloqui tra Ucraina e Stati Uniti sono stati costruttivi e produttivi, con progressi concreti. Ci auguriamo di raggiungere un accordo che ci avvicini alla pace entro la fine della giornata». Lo ha scritto su X il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, esortando a «non lasciarsi ingannare da voci e provocazioni» che circolano «sui media con speculazioni anonime». In realtà è stato poi precisato che un accordo può essere raggiunto a breve ma non necessariamente entro oggi.
«Il team americano guidato da Witkoff e Kushner – afferma Umerov – sta lavorando in modo estremamente costruttivo per aiutare l’Ucraina a trovare la strada verso un accordo di pace duraturo. La squadra ucraina è enormemente grata al presidente Trump e al suo team per tutti gli sforzi che stanno compiendo».
Sulla stessa linea, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito sui social: «È importante garantire la sovranità, l’integrità territoriale e la protezione degli interessi nazionali dell’Ucraina. Sono grato che la Germania sostenga questa posizione in linea di principio».
Il messaggio è arrivato dopo l’incontro con il presidente federale tedesco Frank‑Walter Steinmeier, seguito ai negoziati con gli emissari statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner. «Ho informato il presidente del lavoro con gli Stati Uniti per una pace dignitosa, garanzie di sicurezza affidabili e ripresa economica», ha aggiunto Zelensky.
Intanto, durante l’ultimo ciclo di trattative a Berlino, i negoziatori americani avrebbero chiesto all’Ucraina di rinunciare alla parte del Donbass ancora sotto controllo di Kiev. Lo riferisce all’Afp un alto funzionario a conoscenza delle discussioni, secondo cui «Vladimir Putin vuole dei territori. Gli americani dicono che l’Ucraina deve ritirarsi, cosa che Kiev rifiuta». E conclude: «È piuttosto sorprendente che gli americani adottino la posizione dei russi su questa questione».
Sul fronte interno, tre quarti degli ucraini si oppongono al piano di pace statunitense che, tra l’altro, prevede il ritiro delle truppe dal Donbass, limita le dimensioni dell’esercito ucraino e non include garanzie di sicurezza specifiche. È quanto emerge da un sondaggio dell’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev, condotto tra il 26 novembre e il 13 dicembre e rilanciato da Ukrainska Pravda.
«Il piano russo rimane categoricamente inaccettabile: il 75% degli ucraini lo considera completamente inaccettabile. Solo il 17% degli ucraini è pronto per questa versione». Parallelamente, il 72% si dichiara disposto ad approvare il piano Europa‑Ucraina.