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Roma

Ticket Fontana di Trevi, il Campidoglio precisa: «Al momento è un'ipotesi»

In ogni caso la notizia, diffusa da alcuni organi di stampa, ha già acceso il dibattito tra chi si schiera a favore e chi è contrario

Redazione La Sicilia

16 Dicembre 2025, 12:02

Ticket Fontana di Trevi, il Campidoglio precisa: «Al momento è un'ipotesi»

Il Campidoglio non conferma la notizia del pagamento del ticket di due euro per ammirare Fontana di Trevi. "In merito a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa sull'ipotesi di introdurre un contributo di accesso alla Fontana di Trevi, si precisa che si tratta solo di una ipotesi di lavoro su cui l’Amministrazione Capitolina, come è noto, sta ragionando da tempo. Tuttavia, ad oggi, non sono state decise date, né sono state prese decisioni in merito". In ogni caso quella che, come precisato, al momento è soltanto un'ipotesi, sta già facendo discutere tra chi si schiera a favore e chi contro. 

"No al ticket per i turisti che vogliono accedere alla Fontana di Trevi, ma si ad accessi contingentati per evitare sovraffollamenti e che venga deturpata l'area". È l'opinione del Codacons. «Siamo da sempre contrari alla monetizzazione di monumenti, piazze, fontane e siti di interesse storico e culturale, e crediamo che istituire biglietti di ingresso a pagamento sia un danno per i turisti, i quali devono poter godere gratuitamente delle bellezze di Roma, anche perché spesso i soldi raccolti attraverso i balzelli imposti ai turisti che arrivano in Italia, come nel caso della tassa di soggiorno, non vengono utilizzati per migliorare i servizi all’utenza ma solo per coprire i buchi di bilancio - spiega il Codacons -. Al tempo stesso occorre limitare affollamenti e turismo di massa, che creano degrado e deturpano il patrimonio della capitale, e in tale direzione sosteniamo gli ingressi contingentati alla Fontana di Trevi, soluzione che permette agli stessi visitatori di godere meglio dell’area senza calche e assembramenti di persone».

«Far pagare l’ingresso alla Fontana di Trevi? Sono favorevole, era ora, come già accade in tutti Paesi del mondo». A dirlo è Maria Grazia Cucinotta in un’intervista a Il Corriere della Sera. «Non ho mai capito perché a Roma, dove c'è un immenso bisogno di fondi per preservare e mantenere quell'immenso patrimonio artistico, si sia così timidi», aggiunge, prima di fare alcuni esempi di ticket pagati come per l’acquedotto romano a Istanbul o il Cenacolo di Leonardo a Milano. A questo proposito, se sia giusta la tariffa di due euro per Fontana di Trevi, «mi sembra fin troppo bassa», spiega. Per Cucinotta, infatti, «chi ama l’arte li spende volentieri». E propone: «Io la alzerei per i turisti e permetterei l’entrata gratuita a tutti i bambini, ragazzi e studenti anche non residenti, così come a gruppi di anziani in tour».

«Io farei pagare un biglietto solo per entrare in Italia, il Paese più bello del mondo, in tutti i campi - sottolinea l'attrice - ma in quale altro luogo del pianeta trovi dei giovani che sono tornati nei borghi per coltivare i grani antichi? Se riuscissimo a curare e sviluppare un turismo di qualità, saremmo tutti benestanti. Intanto quei 20 milioni di euro stimati per l’ingresso alla Fontana di Trevi potrebbero andare a sostenere settori in crisi come il cinema, ma anche le attività commerciali, gli artigiani, la sanità». Quanto all’overtourism, non crede che città come Roma, Venezia o Firenze ne siano vittime: «Sono contenta invece che milioni di turisti scelgano di visitare il Bel Paese. In questi mesi abbiamo avuto i fedeli che sono venuti per pregare e non per spendere, ma i turisti internazionali ci aiutano a far girare l’economia, abbiamo bisogno di loro. Il centro storico di queste città non si svuota a causa dei b&b o dei negozi di souvenir, ma per gli affitti alle stelle, le tasse che ci sfiancano e sono pochi gli imprenditori-eroi che riescono a resistere».