il giallo
“Una porta socchiusa in Gibbs Street”: il direttore del Centro per la fusione del MIT ucciso a colpi di pistola a Brookline
Il fisico portoghese Nuno F. G. Loureiro, 47 anni, è morto dopo una sparatoria nella sua abitazione di Brookline. Conferma in Parlamento dal ministro degli Esteri portoghese Paulo Rangel. Indagini per omicidio in corso, nessun arresto al momento.
La luce dell’ingresso era ancora accesa, raccontano i vicini, quando una serie di colpi ha spezzato il silenzio di Gibbs Street. Erano da poco passate le 20:30 di lunedì 15 dicembre 2025. Dietro la porta, nel foyer di un appartamento al numero che gli investigatori indicano come 9, giaceva Nuno F. G. Loureiro: fisico teorico, portoghese, docente del Massachusetts Institute of Technology e direttore del suo Plasma Science and Fusion Center. Trasportato d’urgenza al Beth Israel di Boston, è morto la mattina seguente, martedì 16 dicembre. Sulla sua uccisione la procura della Norfolk County District Attorney’s Office ha aperto un’indagine per omicidio. Al momento, non ci sono arresti né un movente noto.
La conferma istituzionale da Lisbona
La notizia, rimbalzata sui media statunitensi, è stata confermata in Assembleia da República dal ministro degli Affari esteri Paulo Rangel durante una seduta della Commissione Affari Esteri e Comunità Portoghesi. Rangel ha riferito ai deputati che Loureiro è stato «ucciso a colpi d’arma da fuoco» nella zona metropolitana di Boston, esprimendo cordoglio e invitando alla prudenza in attesa degli accertamenti. Anche media portoghesi autorevoli come Diário de Notícias, RTP e Euronews hanno rilanciato la comunicazione ufficiale.
Che cosa sappiamo finora
Secondo la ricostruzione finora diffusa dalle autorità locali:
- La polizia di Brookline è intervenuta alle 20:33 di lunedì dopo segnalazioni di spari in Gibbs Street.
- Gli agenti hanno trovato Loureiro con ferite da arma da fuoco multiple nel foyer dell’abitazione.
- La vittima è stata portata in ambulanza al Beth Israel Hospital per un intervento d’emergenza; il decesso è stato constatato la mattina di martedì 16 dicembre.
- Il caso è trattato come omicidio da Massachusetts State Police e dall’ufficio del Procuratore della Contea di Norfolk. Non sono stati diffusi dettagli su un eventuale sospettato né sul possibile movente.
In una nota ripresa dai media, le autorità hanno precisato che al momento non ci sono elementi pubblici che colleghino l’omicidio ad altri recenti episodi di violenza nel New England. È un’indicazione rilanciata anche dall’Associated Press, che sottolinea l’assenza di correlazioni note con una sparatoria avvenuta nei giorni scorsi a Providence.
Il profilo di uno scienziato che univa teoria e impatto reale
Per la comunità del MIT, Nuno Loureiro non era solo un nome di spicco della fisica dei plasmi: era un docente capace di cucire insieme rigore teorico e obiettivi concreti, con lo sguardo puntato sulla fusione come energia pulita del futuro. Originario di Viseu, in Portogallo, laurea e master all’Instituto Superior Técnico di Lisbona e PhD all’Imperial College London, Loureiro ha proseguito con ricerca postdoc al Princeton Plasma Physics Laboratory e al centro britannico Culham. Nel 2016 è approdato al MIT, dove nel 2024 è diventato direttore del Plasma Science and Fusion Center (PSFC).
Sotto la sua guida, il PSFC — uno dei laboratori più grandi del MIT — contava oltre 250 tra ricercatori, studenti e personale distribuiti in sette edifici, lavorando su un arco che spazia dalla fisica fondamentale alle tecnologie di confinamento magnetico e ai modelli computazionali avanzati. Colleghi e dirigenti dell’istituto ricordano la sua capacità di promuovere nuove direzioni, come l’uso di algoritmi quantistici per simulazioni di plasmi, e una leadership considerata tanto esigente quanto inclusiva.
Nel 2025, Loureiro è stato insignito di un prestigioso riconoscimento nazionale per l’inizio carriera, un premio che negli Stati Uniti celebra giovani scienziati e ingegneri con contributi già riconosciuti come trasformativi. Per il MIT, la sua scomparsa lascia un vuoto scientifico e umano difficilmente colmabile.
Un omicidio che scuote due comunità: accademia e diaspora
La morte di Loureiro ha attraversato oceani e discipline. Dalla presidente del MIT, colleghi e responsabili di dipartimento, fino ai rappresentanti diplomatici, i messaggi di cordoglio ne hanno messo in luce l’impronta di scienziato e mentore. L’ambasciatore degli Stati Uniti in Portogallo ha ricordato il suo ruolo nel guidare il PSFC e la sua «leadership gentile»; in Portogallo, oltre alla voce del ministro Rangel, diverse testate hanno riportato la reazione delle istituzioni. In queste ore, studenti e colleghi a Cambridge e Brookline si stringono nel ricordo.
Le domande aperte degli investigatori
- Movente: gli inquirenti non hanno diffuso ipotesi. La scelta di non sbilanciarsi è coerente con la fase iniziale di un’indagine su omicidio che richiede riscontri balistici, analisi delle tracce, testimonianze e mappatura dei percorsi d’accesso e fuga nella zona di Gibbs Street.
- Tempistica: la finestra temporale chiave — tra le 20:30 e le 21:00 di lunedì 15 dicembre — coincide con la maggior parte delle chiamate al 911 e con l’arrivo delle prime pattuglie. È in quell’arco che si concentreranno i rilievi sulle telecamere private e di strada.
- Sicurezza di quartiere: la polizia di Brookline ha intensificato pattuglie visibili e in borghese nell’area, un dispositivo tipico in casi in cui l’autore non sia stato ancora identificato. Misure analoghe sono state riferite dai media locali nelle ore successive.
In assenza di arresti, i contorni dell’inchiesta restano volutamente sobri: gli investigatori parlano per ora di «indagine attiva e in corso», una formula che lascia intendere raccolta di prove e verifiche incrociate, senza cedere a speculazioni. È un punto ribadito dalle principali emittenti locali e dall’AP.
Cosa rappresentava il lavoro di Loureiro
Per comprendere lo smarrimento della comunità scientifica, basta guardare ai dossier su cui Loureiro stava lavorando. La fisica dei plasmi che alimenta la fusione è insieme un problema teorico di altissima complessità — dinamiche di riconnessione magnetica, turbulenza, trasporto — e un’impresa ingegneristica titanica, in cui campi magnetici e confinamento devono tenere in scacco materia a temperature estreme. In questo confine tra teoria e macchina, Loureiro era considerato una figura-ponte: i suoi studi sulla genesi e l’amplificazione dei campi magnetici, e l’interesse per nuove vie computazionali, miravano a ridurre la distanza tra lavagna e reattore, tra simulazioni e proof-of-concept.
Il PSFC che dirigeva è un nodo essenziale della rete accademia–industria che, negli Stati Uniti e non solo, prova a spingere la fusione oltre il traguardo dei prototipi. È un ecosistema di consorzi, startup e laboratori federali in cui le università dettano spesso il ritmo della ricerca di base, mentre i partner industriali testano la scalabilità. Nelle parole — riportate in forma pubblica — dei colleghi di MIT Physics e Nuclear Science and Engineering, Loureiro aveva l’abitudine di «rendere comprensibile l’ambizione» della fusione, legando la frontiera della teoria alla necessità di risultati misurabili.
Il peso umano dietro i numeri
Una biografia accademica esemplare non annulla la dimensione personale. I racconti di studenti e ricercatori ricordano un docente «esigente ma presente», con una reputazione costruita anche sulla capacità di creare gruppi di lavoro coesi. La sua scomparsa interrompe percorsi di tesi, esperimenti pianificati, proposte progettuali: un’onda d’urto che, nelle prime ore, il MIT ha cercato di assorbire attivando servizi di supporto per studenti e personale. Il rettorato ha invitato la comunità a segnalare necessità immediate, mentre il PSFC valuta come garantire continuità alle attività più sensibili.
Brookline, un quartiere che si interroga
L’omicidio avviene in una cittadina che, nelle statistiche locali, raramente fa i conti con violenze di questo tipo. Per questo il colpo emotivo è alto: famiglie che rientrano dal lavoro, luci accese per le festività, il passo svelto dei runner tra i vialetti alberati. L’allerta lanciata lunedì sera ha innescato la corsa delle volanti in Gibbs Street, transenne mobili, l’arrivo dei detective e della Mobile Crime Unit per i rilievi. Le testate di Boston hanno parlato di vicini che hanno sentito «più spari», una sequenza breve, poi il silenzio. Il giorno dopo, fiori e biglietti lasciati davanti all’edificio hanno composto, in poche ore, un altare di carta.
La cornice diplomatica
Quando muore un cittadino straniero con un ruolo di primo piano in un’istituzione statunitense, la risposta è anche diplomatica. Oltre al messaggio dell’ambasciatore USA in Portogallo, la Farnesina di Lisbona ha confermato di seguire il caso. È prevedibile — e in parte già avviato — il coordinamento tra autorità portoghesi e statunitensi per l’assistenza alla famiglia e per lo scambio di informazioni utili all’indagine. La prudenza nelle parole dei rappresentanti governativi — «attendiamo più dettagli» — segnala il rispetto delle competenze della procura di Norfolk e della Massachusetts State Police.
Perché questa storia riguarda tutti
- Perché colpisce una delle frontiere della transizione energetica: il lavoro di Loureiro e del PSFC riguarda un tassello della promessa di energia da fusione, cioè una potenziale fonte a basse emissioni che, se un giorno matura industrialmente, potrebbe cambiare gli equilibri energetici.
- Perché ricorda la fragilità degli spazi che riteniamo sicuri: la casa, il quartiere, i luoghi di studio. Le indagini diranno se l’omicidio sia stato mirato o opportunistico; intanto, le comunità locali chiedono trasparenza e tempestività.
- Perché la comunità scientifica internazionale è fatta di persone che si muovono, insegnano, collaborano oltre confine. Quando uno di loro viene ucciso, le domande non sono solo giudiziarie: sono culturali, sociali, perfino etiche.
Cosa succede adesso
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà su alcuni passaggi chiave:
- Analisi balistica dei bossoli e delle traiettorie;
- Acquisizione e confronto dei filmati di telecamere private e pubbliche nel raggio di poche centinaia di metri dal civico interessato;
- Verifica di tabulati e possibili contatti nelle ore precedenti alla sparatoria;
- Raccolta di testimonianze nel condominio e nel vicinato;
- Aggiornamenti di Norfolk DA e Brookline Police sulla base di riscontri oggettivi.
La responsabilità di informare, per la stampa e per le istituzioni, sarà quella di evitare letture affrettate. È un principio ribadito anche dai canali ufficiali del MIT, che invitano a distinguere tra il dolore della comunità e il lavoro, lento ma indispensabile, dell’indagine.
Un addio che pesa
La figura di Nuno F. G. Loureiro mette d’accordo colleghi, studenti e partner: un direttore capace di tenere insieme visione e metodo, capace di dire «no» quando serviva e di spendere tempo per spiegare il perché. La scienza vive di continuità; quando una biografia si interrompe così, a 47 anni, la continuità va ricostruita, con rispetto e con responsabilità. Toccherà al MIT e al PSFC decidere come riorganizzare progetti e leadership. A chi resta, il compito — difficile, concreto — di trasformare il lutto in lavoro ben fatto.
Intanto, a Brookline, le luci di Gibbs Street restano accese un po’ più a lungo. È un modo di fare comunità. È anche un modo di dire che le domande, qui, non sono finite.