l'allarme
Paura sull’Atlantico: volo Jet2 per le Canarie dirotta su Faro e atterra senza incidenti
Dalla rotta verso Fuerteventura alla corsa delle autopompe in pista: cosa sappiamo (e cosa no) dell’emergenza in volo del 17 dicembre
Allo scoccare delle 10:47 locali del 17 dicembre 2025, le luci di Faro brillano più del solito: in fondo alla pista, sotto la sirena rossa del piano d’emergenza aeroportuale, un Boeing 737-800 di Jet2 ferma la corsa, circondato da mezzi di soccorso. A bordo, circa 180 persone – famiglie in partenza per il sole d’inverno, giovani con lo zaino, pensionati diretti a Fuerteventura – che pochi minuti prima hanno sentito l’aereo perdere quota e hanno visto sul moving map una rotta deviare nettamente verso l’Algarve. In cabina di pilotaggio, i comandanti hanno appena inserito il codice “squawk 7700”, l’allerta internazionale di emergenza, e chiesto priorità di atterraggio. È l’epilogo, per fortuna a lieto fine, del volo LS1451 decollato da Londra Stansted.
I fatti essenziali, verificati
Il Jet2 LS1451 da Stansted (STN) a Fuerteventura (FUE) ha dichiarato un’emergenza in volo e ha dirottato su Faro. L’aereo è atterrato in sicurezza alle 10:47 locali, dopo un’allerta lanciata alle 10:24 dal comandante. Lo confermano le autorità di Protezione civile portoghese (ANEPC).
La macchina dei soccorsi dell’Aeroporto Gago Coutinho è stata attivata al livello rosso (“allerta massima”): mobilitati 94 operatori e 41 veicoli, in linea con le procedure.
Piattaforme di tracciamento voli e siti specializzati hanno registrato la deviazione e lo “status” Diverted del volo.
La compagnia ha indicato che l’equipaggio ha seguito la procedura operativa standard e che l’atterraggio è avvenuto senza ulteriori criticità; per i passeggeri è stato predisposto un aeromobile di riserva per proseguire il viaggio. Nota: questa è la prassi in circostanze simili e, benché verosimile nel caso odierno, nell’immediato non è stata dettagliata pubblicamente con tempi e numeri dalla compagnia. I precedenti Jet2 documentano l’impiego di voli “di soccorso” dopo diversioni.
Il punto controverso: motore sinistro o no?
Nelle ore successive all’atterraggio, alcuni canali di monitoraggio in tempo reale – tra cui il profilo social Flight Emergency – hanno rilanciato l’ipotesi di un problema al motore sinistro. Al momento, tuttavia, questa indicazione non risulta confermata da fonti ufficiali né dalle autorità portoghesi, che si sono limitate a riferire di una “emergenza” senza precisarne la natura. Anche i media locali che hanno raccolto le comunicazioni della Protezione civile non riportano dettagli tecnici sulla causa. Prudenza, dunque: si tratta di un elemento da considerare non corroborato.
Cosa sappiamo del volo e dell’aereo
Rotta e orari: secondo i portali di tracciamento, l’LS1451 era programmato a metà mattina da Stansted con arrivo a Fuerteventura dopo circa quattro ore e venti minuti di volo. La rotta è stata interrotta sulla verticale del Portogallo meridionale.
Tipo e configurazione: il velivolo impiegato sulla rotta è un Boeing 737-800 da 189 posti tipico dell’operativo Jet2 verso le Canarie. Il mezzo di giornata, indicato da fonti di settore, risulta il G-DRTW.
Codice di emergenza: l’inserimento del 7700 (“general emergency”) sul transponder non identifica da solo la natura del problema, ma impone ai controllori di dare priorità e convogliare l’aereo allo scalo idoneo più vicino con i soccorsi schierati.
Dentro l’operazione di soccorso a Faro
Quando il comandante ha dichiarato l’emergenza alle 10:24, a Faro è scattato il Piano Previo di Intervento al livello rosso: un protocollo preventivo che coordina vigili del fuoco aeroportuali, servizi medici, forze di polizia e Protezione civile. Alle 10:47, il 737-800 è toccato pista, con mezzi e personale già disposti lungo le taxiway. La scelta di Faro è coerente con le massime: scalo lungo rotta, pista adeguata, servizi CAT completi e meteo favorevole.
Cosa può essere accaduto in volo: scenari plausibili, senza speculare
Senza una conferma ufficiale, è scorretto attribuire l’emergenza a una causa precisa. Gli scenari più tipici, per casistiche simili, includono:
Indicazioni di strumenti non coerenti (es. carburante), che richiedono verifica immediata. Un precedente del gennaio 2025 su un Jet2 Glasgow–Roma è finito con un atterraggio senza problemi a Stansted.
Anomalie ai sistemi ausiliari di volo (come i flap), già viste in passato su rotta UK–Faro.
Odori di bruciato/fumo rilevati in cabina, con deviazione precauzionale.
In tutti questi casi, la risposta standard è ridurre il rischio scegliendo la pista più vicina che garantisca assistenza.
Perché si dirotta proprio su Faro
L’Algarve è un crocevia naturale per le rotte Regno Unito–Canarie. In caso di emergenza a sud della penisola iberica, Faro offre:
Pista e servizi idonei a un 737-800 con pieno carico;
Copertura antincendio di livello elevato e piani di intervento testati;
Condizioni meteo in genere favorevoli e congestione inferiore rispetto agli hub di Lisbona o Porto.
La scelta, dunque, è parte della logica del “nearest suitable airport” che guida ogni decisione in cabina.
Precedenti Jet2 e la “normalità” dell’anomalia gestita
La compagnia britannica Jet2 opera migliaia di rotte leisure all’anno. Episodi come quello del 17 dicembre restano statisticamente rari e, soprattutto, sono gestiti secondo standard di settore. Basti ricordare:
- L’episodio del 12 maggio 2025 (Faro), risolto senza conseguenze.
- La deviazione del 22 febbraio 2024 (odore di bruciato), con sostituzione del velivolo e proseguimento dei passeggeri.
Nel complesso, non emergono pattern di criticità sistemiche: piuttosto, una catena di sicurezza che funziona – dal cockpit al gate.
Che cos’è lo “squawk 7700” e perché non è sinonimo di “pericolo imminente”
Il 7700 è un codice transponder che segnala una emergenza generale ai controllori. Abilita priorità e prepara lo scalo all’arrivo, ma non implica automaticamente un rischio estremo per la sopravvivenza: in moltissimi casi, come a Faro, si traduce in un atterraggio regolare con mezzi schierati “in via precauzionale”. Canali di appassionati e tracker lo intercettano in tempo reale, amplificando l’attenzione pubblica. È importante ricordare che la sicurezza resta il valore non negoziabile dell’aviazione moderna.