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Trump attacca Biden: «Ho ereditato un disastro ma l'America è tornata»

Il tycoon annuncia il 'warrior dividend’ per i militari e non fa alcun cenno alla politica estera

Redazione La Sicilia

18 Dicembre 2025, 06:52

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«Ho ereditato un disastro» ma ora "l'America è tornata". Donald Trump dalla Diplomatic Room difende le sue politiche economiche e punta il dito contro il suo predecessore per il caos che ha trovato quando è entrato alla Casa Bianca per la seconda volta.

Parlando agli americani per meno di 20 minuti, il presidente non si è soffermato sulla politica estera, limitandosi solo a un accenno a Gaza. «Ho risolto otto guerre. Ho risolto la guerra a Gaza portando la pace in Medio Oriente per la prima volta in anni», ha detto senza mai nominare l'Ucraina o il Venezuela.

Il suo discorso si è concentrato nell’attaccare i democratici - «è colpa loro» - e nell’elencare i suoi «successi, dal «confine più sicuro della storia» al «calo veloce dei prezzi» passando per «salari che crescono più dell'inflazione». Tutto questo - ha sottolineato - solo in 11 mesi.

«Sto sistemando le cose, avremo un boom economico mai visto prima», ha assicurato nel tentativo di placare i malumori crescenti di fronte a un caro vita che non molla la presa e un mercato del lavoro che mostra segnali di crescente debolezza. Il tasso di disoccupazione è infatti salito in novembre al 4,6%, ai massimi dal 2021, e l’inflazione si mantiene saldamente sopra il target della Fed del 2%. Proprio sul fronte della banca centrale, Trump ha ribadito che a breve ci sarà un nuovo presidente che «crede in tassi di interesse bassi».

«Mi batto per gli americani, e abbiamo già raggiunto grandi risultati», ha sottolineato apparendo arrabbiato e frustrato. Trump ha quindi annunciato un 'warrior dividend', un dividendo del guerriero, da 1.776 dollari per i militari. «Gli assegni sono già stati spediti, arriveranno per Natale», ha spiegato invitando gli americani ad avere pazienza perché il prossimo anno i risultati delle sue politiche saranno più evidenti, soprattutto sul fronte delle tasse.

Alcuni risultati della sua azione sono però già «evidenti»: grazie ai dazi, che «sono la mia parola preferita», sono arrivati negli Stati Uniti già 18.000 miliardi di investimenti. Ed è solo l'inizio. «Un anno fa eravamo un paese morto. Ora - ha osservato - facciamo invidia al mondo».