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Estonia rafforza la difesa a lungo raggio: accordo da 290 milioni per sei lanciarazzi Chunmoo
Tallinn punta su nuove capacità missilistiche per rafforzare la deterrenza nel Baltico. Consegne previste entro due anni
L’Estonia compie un nuovo passo nel rafforzamento del proprio apparato militare e della capacità di deterrenza nel delicato scacchiere del Nord-Est europeo. Il Ministero della Difesa estone ha infatti sottoscritto un contratto con l’industria sudcoreana per l’acquisto di sei lanciarazzi multipli Chunmoo, per un valore complessivo di 290 milioni di euro. Le consegne al Paese baltico sono previste entro due anni, secondo quanto comunicato dalle autorità di Tallinn.
Il contesto geografico in cui si inserisce l’operazione è cruciale. L’Estonia, affacciata sul Mar Baltico e confinante direttamente con la Russia, rappresenta uno dei punti più sensibili del fianco orientale della NATO. Insieme a Lettonia e Lituania, il Paese vive da anni una crescente percezione di vulnerabilità legata alla guerra in Ucraina e al rafforzamento militare russo nella regione. In questo quadro, ogni investimento nella difesa assume un significato che va oltre i confini nazionali, contribuendo alla sicurezza dell’intera area baltica e dell’Alleanza Atlantica.
Secondo il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, l’acquisto dei Chunmoo si inserisce in una strategia più ampia di potenziamento delle capacità di attacco in profondità. «Grazie agli Himars, abbiamo già buone capacità di attacco in profondità. Tuttavia, gli Chunmoo hanno una portata massima di 300 chilometri che cercheremo di modificare fino a raggiungere i 500 chilometri», ha dichiarato Pevkur, sottolineando l’importanza del nuovo sistema per l’impianto difensivo del Paese.
Dal punto di vista organizzativo, Tallinn sta lavorando su più livelli. Da un lato, il Ministero della Difesa sta diversificando i fornitori militari, affiancando agli armamenti statunitensi — come gli Himars — sistemi di produzione asiatica, ritenuti affidabili e tecnologicamente avanzati. Dall’altro, l’Estonia sta investendo nell’integrazione operativa dei nuovi lanciarazzi all’interno delle proprie forze armate, in coordinamento con le strutture NATO presenti nella regione.
Il piano prevede anche un rafforzamento della formazione del personale e l’adeguamento delle infrastrutture logistiche e di comando, elementi fondamentali per rendere pienamente operative le nuove capacità missilistiche. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire una difesa credibile e moderna, capace di rispondere rapidamente a eventuali minacce.
L’accordo con la Corea del Sud conferma infine una tendenza più ampia tra i Paesi baltici: quella di accelerare gli investimenti militari e di strutturare la propria sicurezza non solo su alleanze politiche, ma anche su strumenti concreti di deterrenza. In una regione dove la stabilità resta fragile, Tallinn sceglie così di rafforzare il proprio ruolo di avamposto strategico dell’Europa nord-orientale.