Questioni di famiglia
Scontro sempre più duro tra Sgarbi e la figlia Evelina: «E' stata invitata fin troppe volte a visitarmi a casa»
Qualche giorno fa per il critico d'arte è stato stabilito che occorrerà una perizia per la gestione straordinaria del suo patrimonio e dei suoi diritti personalissimi
«Nessuno potrà più permettersi di sostenere illazioni calunniose né sul mio reale stato di salute né sulla liceità dei comportamenti di chi mi sta vicino». Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Vittorio Sgarbi.
Comunque il tribunale ieri ha stabilito che lei non ha bisogno di un amministratore di sostegno come chiedeva Evelina. È già un primo passo. «In realtà sono 3 passi in avanti» aggiunge.
Ma perché occorrerà una perizia per dare il via libera alla gestione straordinaria del suo patrimonio e dei suoi diritti personalissimi? Che ne dice il suo legale, Ugo Ruffolo? «Forse - prosegue Sgarbi - perché la giudice Scorza vuole condividere la sua impressione già del tutto positiva sulle mie condizioni con la valutazione di un perito specialista. Ci sarà da capire cosa si intenda per gestione straordinaria. Attendiamo precisazioni a riguardo».
Forse, dopo la forte depressione di cui ha sofferto all’inizio dell’anno, il tribunale vuole accertare la sua piena lucidità.
Inviterà sua figlia Evelina al matrimonio, quando sarà? «La mia lucidità mentale si misura anche dal fatto che non prendo sul serio domande simili».
Sua figlia, però, dice che sarà un Natale triste perché è convinta che suo padre non stia ancora bene. Può invitarla al cenone, se crede. «Evelina - afferma ancora Sgarbi - non dovrebbe preoccuparsi del mio stato mentale più di quanto non dovrebbe fare per il suo. E poi a me le feste di fine anno non sono mai piaciute e non farò certo eccezione questa volta. Evelina è stata invitata fin troppe volte a visitarmi a casa, anche davanti alla giudice. Non credo che rinnovare l’invito oggi possa conseguire alcun effetto».