verso la pace
Zelensky annuncia un incontro con Trump: tutte le tappe internazionali della diplomazia ucraina
Il presidente ucraino conferma un prossimo faccia a faccia con Donald Trump. Dalla Casa Bianca all’Unione europea, passando per G7 e Onu
Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha dichiarato stamani che incontrerà presto il leader statunitense Donald Trump, nell’ambito degli sforzi per porre fine alla guerra. «Abbiamo concordato un incontro al massimo livello con il presidente Trump nel prossimo futuro. Molto può essere deciso prima del nuovo anno», ha dichiarato Zelensky sui social media.
Il nuovo snodo diplomatico con gli Stati Uniti
L’annuncio segna un possibile punto di svolta nella strategia diplomatica di Kiev. Il confronto diretto con Donald Trump, figura centrale del panorama politico americano, arriva in una fase delicata del conflitto e potrebbe influenzare l’orientamento futuro del sostegno statunitense all’Ucraina.
Washington, il pilastro del sostegno occidentale
Fin dall’inizio della guerra, gli Stati Uniti hanno rappresentato il principale alleato di Kiev. Le visite di Zelensky a Washington e i suoi interventi davanti al Congresso hanno contribuito a sbloccare aiuti militari e finanziari decisivi, rafforzando il ruolo americano come garante della sicurezza ucraina.
Bruxelles e l'asse europeo
Un’altra tappa chiave è stata Bruxelles, dove Zelensky ha incontrato i vertici della Unione europea e della Nato. Qui il presidente ucraino ha spinto con forza per l’adesione all’Ue e per un maggiore coordinamento politico e militare tra i Paesi membri, ottenendo impegni sul sostegno a lungo termine.
Le capitali europee: Berlino, Parigi e Londra
Da Berlino a Parigi, fino a Londra, Zelensky ha costruito un dialogo costante con le principali potenze europee. La Germania e la Francia hanno assunto un ruolo crescente nel supporto a Kiev, mentre il Regno Unito si è distinto per una linea particolarmente dura nei confronti di Mosca e per l’invio anticipato di armamenti.
Europa orientale e Paesi baltici
Varsavia, Vilnius, Riga e Tallinn sono state tappe simboliche e strategiche. Nei Paesi dell’Europa orientale e baltica, più esposti alla minaccia russa, Zelensky ha trovato un sostegno politico compatto e una forte convergenza sulla necessità di contenere l’espansionismo di Mosca.
I vertici globali: Onu, G7 e G20
La diplomazia ucraina si è spinta anche oltre l’Occidente. Zelensky ha portato la guerra sui tavoli dell’Onu, del G7 e del G20, cercando di coinvolgere i Paesi del Sud globale e di contrastare la posizione russa sul piano internazionale.
Verso una nuova fase
L’annunciato incontro con Trump si inserisce dunque in un percorso diplomatico lungo e articolato, fatto di viaggi, vertici e pressioni politiche. Per Zelensky, la partita resta aperta: il futuro del conflitto dipenderà non solo dall’evoluzione sul campo, ma anche dalla capacità di mantenere l’Ucraina al centro dell’agenda internazionale.