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Malattie

Feste a letto tra febbre e raffreddore per moltissimisi italiani ma il picco deve ancora arrivare

In attesa del prossimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità, il prof. Pregliasco prevede un numero di infezioni respiratorie acute "intorno al milione"

Redazione La Sicilia

27 Dicembre 2025, 13:19

Feste a letto tra febbre e raffreddore per moltissimisi italiani ma il picco deve ancora arrivare

Nella stagione della super influenza spinta dalla variante K del virus A/H3N2, cresce l’attesa per il nuovo bollettino dell’Istituto superiore di sanità. L'aggiornamento della sorveglianza RespiVirNet - tradizionalmente pubblicato di venerdì - ieri (26 dicembre, giorno di Santo Stefano) non è uscito e arriverà lunedì 29, come precisato dall’Iss in un’aggiunta in testa all’ultimo bollettino relativo alla settimana dall'8 al 14 dicembre. Cosa dobbiamo aspettarci? "Sicuramente un dato in salita", prospetta il virologo Fabrizio Pregliasco che prevede un numero di infezioni respiratorie acute "intorno al milione", con "una prevalenza della quota di influenza".

Quella attuale "è ancora una fase espansiva" - spiega all’Adnkronos Salute il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’università Statale di Milano - e lo dimostra il fatto che la settimana scorsa erano ancora i bimbi piccoli i più colpiti, con una crescita molto alta dell’incidenza" nella fascia d’età 0-4 anni. "Gli effetti complessivi delle feste di Natale, dei viaggi-baci-abbracci - precisa l’esperto - li vedremo alla riapertura delle scuole" e il picco della curva epidemica è atteso in gennaio. Oltre al solito cocktail di virus respiratori, sottolinea il direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano, "di sicuro circolano anche alcuni enterovirus" con nausea, vomito e dissenteria: la cosiddetta 'influenza intestinale' che "come sappiamo influenza non è. Anche le abbuffate di questi giorni - evidenzia Pregliasco - possono essere causa di forme diarroiche legate a disbiosi, a problemi digestivi, e magari a qualche infezione" di origine alimentare.

Fra i medici più social, lo slittamento natalizio del bollettino non è passato inosservato. "Purtroppo i dati ufficiali sull'influenza dell’Iss (che escono ogni venerdì) non stanno uscendo e io non posso scrivere il bollettino - ha commentato ieri il virologo Roberto Burioni - Capisco che è festa, ma le malattie non conoscono feste e chi decide di fare il medico (o di occuparsi di temi medici) deve mettere in conto questo aspetto della professione", puntualizza il docente di Virologia e Microbiologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, aggiungendo un "PS: il bollettino dovuto oggi uscirà lunedì. Nessun problema per la sanità pubblica, ma saprebbe stato opportuno comunicarlo in anticipo. Mi dicono che il lavoro dei colleghi dell’Iss nei festivi avviene senza alcun riconoscimento economico. Questo è ingiusto e il lavoro va sempre pagato", rimarca Burioni. Gli fa eco l’infettivologo Matteo Basseti: "Dovremo aspettare fino a lunedì 29 dicembre per sapere quanti sono stati i casi di influenza nella settimana di Natale in Italia. Lo aspettavamo per venerdì 26/12 (giorno in cui esce ogni settimana il report), ma era festa e quindi niente dati. Pensate se negli ospedali si facesse la stessa cosa…", chiosa il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.