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Trump: «Telefonata "costruttiva" con Putin». Ora l'attesa per l'incontro con Zelensky a Mar-a-Lago che è diventata la Casa Bianca d'inverno

Il tycoon prova a riavviare il dialogo con Mosca: la diplomazia informale per trovare un accordo che ponga fine alla guerra

Redazione La Sicilia

28 Dicembre 2025, 18:05

18:07

Trump: «Telefonata "costruttiva" con Putin». Ora l'attesa per l'incontro con Zelensky a Mar-a-Lago che è diventata la Casa Bianca d'inverno

“Ho appena avuto una telefonata costruttiva con Vladimir Putin”. Donald Trump lo ha annunciato su Truth Social poco prima di ricevere Volodymyr Zelensky a Mar-a-Lago, la sua “Casa Bianca d’inverno” in Florida.

Il colloquio tra i due leader assume un valore strategico in un quadro di tensioni geopolitiche globali, con Trump intenzionato a rilanciare un canale di dialogo diretto con Mosca. Subito dopo l’incontro con Zelensky in Florida, è prevista una conference call con i leader europei, come anticipato dal portavoce ucraino Serhiy Nykyforov: “L’elenco definitivo dei partecipanti è ancora in fase di elaborazione”.

Mar-a-Lago: la Casa Bianca d’inverno e snodo della diplomazia

Acquistata da Trump nel 1985 per 10 milioni di dollari, una cifra ben inferiore al valore originario, Mar-a-Lago è oggi un club esclusivo con una quota d’ingresso di 1 milione di dollari e spese annuali di 20.000 dollari per i 500 membri.

Questa sfarzosa residenza, prediletta dal tycoon per il gusto opulento di marmi e dorature, è diventata il baricentro della sua attività: qui si tracciano linee politiche, si valutano nomine e si tengono incontri di alto livello.

Costruita negli anni Venti dall’ereditiera di General Foods Marjorie Merriweather Post come dimora estiva, la tenuta sfoggia pareti in pietra Doria genovese, marmi cubani bianco e nero, 36.000 piastrelle spagnole del XV secolo e arredi di pregio.

Post la donò al governo statunitense con l’auspicio che diventasse sede presidenziale per la stagione calda, ma nel 1981 fu restituita alla sua fondazione.

Trump l’ha trasformata in una sorta di “seconda Casa Bianca”, accogliendo leader come Shinzo Abe, Xi Jinping, Benjamin Netanyahu e ora Zelensky.

Tra saloni dorati e giardini tropicali, Mar-a-Lago resta il simbolo del potere di Trump: è in questo scenario che la telefonata con Putin si inserisce come tassello di una diplomazia informale ma influente.