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Indagini

Madre e figlia morte dopo intossicazione, esclusa contaminazione da farine

Madre e figlia morte a Campobasso: esclusa la contaminazione della farina, sequestrati pesce e funghi e autopsie imminenti per chiarire un'intossicazione alimentare o chimica

Redazione La Sicilia

30 Dicembre 2025, 19:40

21:25

Madre e figlia morte dopo intossicazione, esclusa contaminazione da farine

Nessuna contaminazione con veleni per topi. Tra le ipotesi che hanno causato la morte della quindicenne Sara Di Vita e della mamma Antonella Di Ielsi, decedute tra sabato e domenica scorse all’ospedale Cardarelli di Campobasso, va esclusa quella della contaminazione della farina. Le indagini effettuate nel mulino di famiglia, infatti, non hanno evidenziato segnali di contaminazione con sostanze tossiche ma solo la presenza di esche tradizionali per piani di prevenzione programmati.

Sono indagini a 360 gradi quelle che stanno conducendo gli uomini della Squadra mobile di Campobasso che, nelle ultime ore, stanno analizzando anche i campioni di sangue delle vittime, in particolare quelli della 50enne Di Ielsi. Lavori a tappeto in vista delle autopsie programmate per domani dalle quali potranno emergere elementi più chiari su quanto accaduto alla cena della vigilia e su cosa possa aver provocato l’intossicazione fatale.

I sospettati principali restano dunque gli alimenti con cui è stata preparata la tavola durante le feste, in particolare pesce e funghi, così come evidenziato ieri dal dg dell’azienda sanitaria molisana. Il cibo è stato sequestrato dall’abitazione della famiglia ed è ora al vaglio degli investigatori. Si tratta di vongole, cozze, seppie, baccalà e funghi, anche se questi erano confezionati e certificati. «Le cause che hanno determinato i decessi - ha detto il direttore generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo - non sono ancora note, ma una prima certezza c'è ed è riconducibile ad una tossinfezione la cui natura è ancora sconosciuta; non è escluso che possa trattarsi di una intossicazione alimentare o chimica».

Qualche risposta potrà arrivare nelle prossime ventiquattr'ore dopo le autopsie che saranno eseguite all’ospedale di Campobasso, lo stesso dove Sara e Antonella hanno trovato la morte, dopo essere state dimesse per ben due volte dopo aver presentato sintomi da intossicazione. I familiari delle due donne hanno nominato i loro legali, gli avvocati Arturo Messere e Paolo Lanese che, a loro volta, hanno incaricato il medico legale di Pisa Marco Di Paolo per l’esame autoptico di domani. Successivamente sarà scelto anche un gastroenterologo. Le autopsie, in programma alle 9, saranno effettuate dal medico legale incaricato dalla procura, la pugliese Benedetta Pia De Luca, e dal gastroenterologo abruzzese Francesco Battista Laterza. Agli esami potrebbero partecipare altri consulenti di parte eventualmente nominati dai legali dei cinque medici indagati, tre del Cardarelli di Campobasso e due della guardia medica.

E intanto «Sono in miglioramento» le condizioni del padre della 15enne Sara Di Vita e marito di Antonella Di Ielsi. Lo rende noto il direttore generale dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «Lazzaro Spallanzani» Irccs dove l’uomo è ricoverato spiegando che «gli accertamenti sono ancora in corso».

«Si coglie l’occasione per ricordare che nessun operatore sanitario dell’Istituto è autorizzato a rilasciare informazioni e dichiarazioni alla stampa nel rispetto del grave lutto che ha colpito la famiglia e delle indagini della magistratura attualmente in corso. Sarà cura dell’Istituto fornire aggiornamenti tempestivi», conclude la nota.