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LA FINE DI UN'ERA

L’ultimo giro della cassetta rossa: la Danimarca consegna l’ultima lettera e chiude 401 anni di posta

Nel Paese più digitale d’Europa, l’addio alla corrispondenza statale non è un colpo di testa ma l’epilogo di una trasformazione: meno carte, più pacchi, nuove regole e un’eredità culturale da custodire.

Alfredo Zermo

31 Dicembre 2025, 19:13

L’ultimo giro della cassetta rossa: la Danimarca consegna l’ultima lettera e chiude 401 anni di posta

Nel freddo di Copenaghen del 30 dicembre 2025, un portalettere infila una busta in una cassetta ormai vuota più di quanto sia piena. È un invio speciale, l’ultimo. Non una bolletta né un biglietto d’auguri smarrito: è il saluto di PostNord ai danesi, la chiusura simbolica di oltre 400 anni di servizio pubblico della posta statale. Una scena breve, quasi muta. Poi il coperchio si richiude, e con lui un pezzo di identità nazionale: le cassette rosse, compagne discrete di piazze e marciapiedi, cominciano a scomparire. Il giorno dopo, il Paese si sveglia senza un servizio che lo aveva accompagnato dal 1624, quando il re Cristiano IV istituì il primo sistema postale.

Che cosa è cambiato davvero

  1. La decisione non è un’improvvisazione. PostNord aveva annunciato mesi prima che avrebbe consegnato l’ultima lettera il 30 dicembre 2025 e che dal 1° gennaio 2026 avrebbe cessato ogni attività sulle lettere in Danimarca, concentrandosi sui pacchi. Nel frattempo, il 1° giugno 2025, è partita la rimozione delle 1.500 cassette postali, con completamento entro fine anno.
  2. Il motivo? Il volume della corrispondenza è crollato di oltre il 90% dal 2000 a oggi. Il modello non regge più, né economicamente né logisticamente, in un Paese dove la comunicazione con le autorità avviene ormai quasi del tutto in digitale.
  3. La transizione ha un costo sociale: circa 1.500 posti di lavoro sono stati tagliati, mentre le cassette rosse sono state rimosse o destinate a nuove vite: molte vendute a privati, altre affidate a musei o messe all’asta per beneficenza.

Un addio programmato dalla legge

La virata non è solo aziendale: è anche normativa. Con la nuova Postloven entrata in vigore il 1° gennaio 2024, la Danimarca ha archiviato l’obbligo di servizio universale postale sul territorio (con eccezioni per persone con disabilità visive, piccole isole e, in transizione, per la posta internazionale). Di fatto, il mercato delle lettere è stato liberalizzato, aprendo a più operatori e azzerando la missione storica della posta statale.

Chi consegnerà le lettere dal 2026

Non è “la fine delle lettere” ma la fine delle lettere statali. Dal 1° gennaio 2026 l’operatore privato Dao prenderà in carico la consegna degli invii ordinari su tutto il territorio danese, a prezzi uniformi, e si occuperà anche della posta da e per l’estero. Per inviare una lettera si potrà usare una daoSHOP (con le nuove cassette rosse marchiate Dao) o richiedere un daoPICKUP a domicilio con sovrapprezzo. Restano in capo a PostNord alcuni servizi specifici, come la gestione di valori e parte delle raccomandate internazionali.

Nel breve, PostNord ha previsto rimborsi per francobolli e label acquistati nel 2024-2025 e non utilizzati: dal 2 gennaio al 30 giugno 2026 si potrà chiedere la restituzione. È un dettaglio pratico, segno di una transizione che vuole essere ordinata.

Perché proprio la Danimarca

  1. Quasi tutta la popolazione adulta possiede e usa una identità digitale: MitID è attivo per il 96,6% dei residenti sopra i 15 anni (circa 5,5 milioni di utenti), con 89 milioni di autenticazioni mensili medie nel 2024.
  2. Il sistema di Digital Post — la “cassetta postale” elettronica per i cittadini — raggiunge 4,8 milioni di persone; gli esentati sono circa il 4,9% (perlopiù over 75). Nel 2024 le comunicazioni inviate attraverso Digital Post hanno superato i 251 milioni.
  3. La preferenza sociale per il digitale è consolidata: studi recenti indicano che oltre il 90% dei danesi usa correntemente e‑Boks e che fino al 95% preferisce ricevere documenti in formato digitale.

Questi dati non sono solo indicatori tecnici: spiegano perché, quando PostNord parla di “poche lettere rimaste”, non c’è iperbole. In Danimarca, il default è digitale: le comunicazioni ufficiali arrivano sullo schermo, non nella buca delle lettere.

Dalla cassetta al locker: come cambia la logistica

La stessa PostNord descrive il nuovo scenario con una formula limpida: “Vogliamo essere il corriere pacchi preferito dai danesi”. È un riposizionamento che segue i consumi: l’e‑commerce cresce, i locker e i parcel shop si moltiplicano, mentre la consegna lettera per lettera diventa infrastruttura costosa e sottoutilizzata. Il giorno dell’ultimo recapito, l’azienda ha diffuso una campagna che trasforma “l’ultima lettera” in un messaggio d’addio collettivo: un modo per chiudere il cerchio senza nostalgie facili.

Le cassette rosse: patrimonio, mercato, beneficenza

La rimozione di 1.500 cassette non è stata una demolizione cieca. PostNord ne ha donate 1.200 a Danmarks Indsamling, il grande evento benefico nazionale, mettendone 1.000 in vendita online dal 15 dicembre 2025 (tra 1.500 e 2.000 corone danesi a seconda delle condizioni) e altre 200 all’asta nel gennaio 2026, incluse versioni “d’artista”. È un gesto insieme pragmatico e simbolico: trasformare un arredo urbano in memoria condivisa, destinando il ricavato al sostegno di bambini in crisi dimenticate. Alcuni esemplari, inoltre, finiscono in musei e archivi, dove racconteranno la storia lunga di un Paese che ha saputo cambiare pelle.

Chi paga il prezzo della modernizzazione

Gli esuberi — circa 1.500 unità — non sono una nota a piè di pagina. In una transizione così netta, la tenuta del lavoro diventa la variabile più delicata. Le autorità hanno sostenuto che il nuovo assetto, basato su un mercato aperto e su gare per servizi specifici (come le spedizioni per non vedenti e la posta per le isole minori), dovrebbe garantire continuità di servizio con minore impatto sui conti pubblici. Ma la riconversione professionale di ex postini e addetti resta un tema sociale aperto, come segnala anche il dibattito politico.

Che cosa succede alle isole, agli anziani, a chi è “offline”

La Danimarca non cancella il diritto a inviare e ricevere una lettera. Per i cittadini esentati da Digital Post, per le piccole isole e per esigenze particolari (es. raccomandate di notifica, spedizioni di valore), il governo ha previsto strumenti e finanziamenti dedicati; alcune attività sono già state appaltate a operatori diversi da PostNord. Dao ha preparato una rete di raccolta e consegna per i brevi ordinari a copertura nazionale, con canali semplificati e assistenza telefonica per chi ha difficoltà con app e siti. Resta prudente, però, la raccomandazione delle associazioni di categoria: alcuni servizi documentali offerti in passato da PostNord non hanno ancora equivalenti perfetti nel nuovo assetto e potrebbero richiedere un periodo di adattamento.