31 dicembre 2025 - Aggiornato alle 20:57
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NAPOLI

Investita sulle strisce davanti al Maschio Angioino: la corsa contro il tempo per salvare una turista di 58 anni

Un attraversamento nel cuore monumentale di Napoli, un colpo di scooter e un corpo che vola per diversi metri: dal centro storico all’Ospedale del Mare, dove la prognosi resta riservata, si consuma l’ennesimo dramma della strada.

Alfredo Zermo

31 Dicembre 2025, 19:03

Sulle strisce davanti al Maschio Angioino: la corsa contro il tempo per salvare una turista di 58 anni

La scena è rimasta sospesa sul selciato di via Vittorio Emanuele III come una fotografia sgranata: il portale del Maschio Angioino alle spalle, il mare a due isolati, i flussi dei turisti che si incrociano tra piazza Municipio e il Molo Beverello. Poi lo schianto secco, il silenzio, e la corsa dei passanti a formare una barriera umana attorno a una donna distesa sull’asfalto. È una turista di 58 anni, originaria di Biella e residente a Piverone (provincia di Torino): stava attraversando sulle strisce quando un scooter Piaggio l’ha centrata, sbalzandola per alcuni metri. L’impatto è stato violentissimo. Trasportata in codice rosso all’Ospedale del Mare, è ora ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata. L’investitore, un napoletano di 40 anni residente ai Quartieri Spagnoli, è stato sottoposto ad accertamenti per alcol e droghe; lo scooter è sotto sequestro della Polizia Locale di Napoli. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì 31 dicembre 2025.

Un attraversamento che non perdona

L’attraversamento pedonale di via Vittorio Emanuele III—la corsia che corre davanti al Castel Nuovo—è uno snodo in cui si toccano dimensioni diverse della città: il turismo, i cantieri ancora aperti, i grandi eventi e il traffico ordinario che filtra tra i bus diretti al porto e le auto che provano a immettersi su via Acton. Proprio in questo quadrante, negli ultimi anni, la circolazione ha conosciuto fasi alterne: una voragine apertasi nel 2025 all’angolo con via Santa Brigida costrinse a chiusure e deviazioni, prima della riapertura parziale al traffico; segnali che, sommandosi ai lavori di riqualificazione superficiale attorno alla stazione Municipio, hanno rimodellato sensi di marcia, attraversamenti e tempi semaforici, con inevitabili frizioni tra flussi pedonali e veicolari.

La dinamica: pochi passi, molte variabili

Secondo una prima ricostruzione, la turista aveva già impegnato l’attraversamento quando è sopraggiunto lo scooter. Le testimonianze, da formalizzare, saranno incrociate con le immagini delle telecamere urbane: prassi consolidata che in questi casi consente di definire velocità, spazio di frenata e comportamento reciproco di pedone e conducente nei secondi decisivi. Gli agenti della sezione Infortunistica della Polizia Locale, coordinati dal comandante Ciro Esposito con la sala operativa diretta da Lucio Sarnacchiaro, hanno eseguito rilievi, ascoltato i presenti e informato la Procura di Napoli. Le verifiche tossicologiche sull’uomo alla guida—standard in incidenti con lesioni gravi—aiuteranno a delineare eventuali responsabilità aggravate.

La corsa in ospedale: cosa succede in codice rosso

Stabilizzata sul posto dai sanitari del 118 dell’ASL Napoli 1 Centro, la donna è stata portata al DEA di II livello dell’Ospedale del Mare: qui opera un Trauma Center multidisciplinare in grado di gestire politraumi complessi, con protocolli di diagnosi rapida (TC total body, ecografia in emergenza) e team integrati di rianimatori, chirurghi, ortopedici e neurochirurghi. Negli ultimi mesi, lo stesso ospedale ha documentato più interventi salva-vita su pazienti politraumatizzati arrivati in condizioni critiche, confermando il suo ruolo nella rete tempo-dipendente dell’area metropolitana. La prognosi della turista resta al momento riservata.