Matera, bimbo scomparso trovato morto: è annegato in un fiume
BERNALDA - Una tragedia familiare nei giorni della tragedia italiana dell’emergenza coronavirus: è quella della famiglia Sgambato che, a Metaponto di Bernalda (Matera), piange la morte di Diego, un bambino di tre anni, di cui per circa 24 ore si erano perse le tracce dopo che si era allontanato da casa. Il suo cadavere è stato trovato in un canneto nei pressi della foce del fiume Bradano. Quasi sicuramente, il bambino è scivolato sull'argine ed è finito in acqua, annegando in pochi istanti, a circa 500 metri dalla masseria di famiglia dove vivono e lavorano i genitori, imprenditori agricoli.
Il racconto di questa tragedia comincia intorno alle ore 10.30 di venerdì, in contrada Marinella, al confine con la provincia di Taranto. Diego, figlio unico, come sempre, sta giocando con i cani di famiglia. All’improvviso riesce ad aprire il cancello e si allontana. Quando la madre si accorge di aver perso di vista il figlio e che anche i cani non ci sono più, comincia a urlare il suo nome. In pochi minuti arrivano anche il padre e altre persone che vivono in zona. L’allarme è lanciato: arrivano oltre cento uomini delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari, anche dalla vicina Marina di Ginosa (Taranto), dove il bambino frequentava l’asilo. La speranza è che, seguendo i cani, Diego si sia allontanato, ovviamente non di tanto, e che quindi possa essere rintracciato in poco tempo. O che, come se fosse un gioco, si sia nascosto da qualche parte. I minuti, però, passano, le ore passano velocemente. I cani ritornano e sembrano voler indicare le tracce lasciate dal bambino: portano proprio alla foce del fiume in piena. Ma neanche l’uso di un elicottero e dei droni e le ricerche via terra, rese ancora più complicate dalla pioggia e dal freddo e andate avanti tutta la notte, portano all’esito che tutti auspicano. Il racconto di questa tragedia finisce poco dopo l'alba quando le acque del fiume Bradano si ritirano e i cani molecolari dei Carabinieri ritrovano il cadavere di Diego, quasi completamente ricoperto dal fango, nel canneto, in una zona impervia, vicino alla foce del fiume Bradano.