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Femminicidi: dall'inizio dell'anno 78 donne uccise, una ogni tre giorni

Il nuovo report del Viminale, aggiornato al 3 settembre, conta 225 omicidi

Redazione La Sicilia

05 Settembre 2023, 14:46

Storie di donne vittime di femminicidi

Rossella, Anna, Celine, Sofia e Michelle. Sono solo alcuni dei nomi che compongono la lunga lista delle vittime di femminicidi in Italia: Da inizio anno sono 78, vale a dire una donna uccisa ogni tre giorni. Una scia di orrore che attraversa l’intero Paese, dal Trentino alla Sicilia, con i killer che quasi sempre sono fidanzati, compagni, mariti o ex.

Il nuovo report del Viminale, aggiornato al 3 settembre, conta 225 omicidi, di cui 77 vittime donne. A questi dati, però, va aggiunto l’omicidio di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni trovata cadavere lunedì nell’androne di un palazzo nel quartiere romano Trionfale. Il suo ex compagno è in stato di fermo come principale sospettato. Dei 77 femminicidi, 61 sono da far risalire all’ambito familiare o affettivo; di queste vittime, 38 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero dei femminicidi risulta comunque in leggero calo, passando da 81 a 78, circa il 5% in meno.

Per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare o affettivo si evidenzia un aumento nell’andamento generale, passando da 96 a 98 (+2%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 46 diventano 42 (-9%), e quello delle relative vittime donne, le quali da 43 passano a 38 (-12%).
Intanto si attende, già forse in questo mese, la discussione in commissione giustizia della Camera del disegno di legge sul femminicidio arrivato in seguito alle nuove norme approvate dal governo lo scorso giugno. Un ddl che rafforza la tutela delle vittime della violenza di genere aumentando l’attenzione verso i cosiddetti «reati spia» e inasprendo le misure di protezione preventiva. Il provvedimento, poi, irrobustisce il Codice Rosso e riduce a 30 giorni l’intervento della magistratura in caso di denuncia da parte della vittima. Intanto venerdì, alla vigilia della chiusura della Mostra cinematografica di Venezia, le componenti della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio - che è già tornata a riunirsi al termine della pausa estiva - sfileranno sul red carpet per ribadire «la necessità di tornare alla cultura del rispetto», come ha detto la presidente Martina Semenzato. Sul tappeto rosso, come il simbolo della lotta alla violenza di genere, deputate e senatrici cercheranno di tenere alta l’attenzione su uno degli orrori che continua a segnare il nostro Paese.