Addio a Giorgio Napolitano, il primo eletto due volte presidente della Repubblica
Aveva 98 anni. Nel 2014 la visita a Catania e al busto reliquiario di Sant'Agata
Si è spento a Roma, all’età di 98 anni, nella Clinica Salvator Mundi, al Gianicolo, il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’ex Capo di Stato era ricoverato da 4 mesi.
Accanto a lui, la famiglia e il consulente per la comunicazione, amico di una vita, Giovanni Matteoli.
Al senatore a vita avevano staccato le macchine, che ne garantivano anche la respirazione, all’inizio della settimana, ma il suo cuore ha continuato a battere per giorni prima di fermarsi. Cronisti e cameramen avevano affollato gli ingressi della casa di cura in attesa di notizie. Ma senza grandi risultati, visto che l’ingresso nell’edificio per loro era stato reso sempre off limits su espressa richiesta della famiglia e per disposizione della direzione della clinica. Numerosi agenti delle forze dell’ordine, con tanto di auto parcheggiate a Largo Berchet, davanti all’entrata di quello che è il primo ospedale internazionale privato, vigilavano sugli ingressi.
I due figli Giulio e Giovanni, insieme alla moglie Clio Maria Bittoni, 89 anni, sono andati a trovarlo quasi ogni giorno. Era già da qualche anno che il Presidente emerito della Repubblica aveva problemi di salute.
Era stato operato una prima volta all’addome all’ospedale Spallanzani di Roma il 21 maggio del 2022 e l’intervento era stato eseguito dall’equipe del professor Giuseppe Maria Ettorre. Un secondo intervento lo aveva subito subito dopo aver lasciato il Quirinale, all’inizio del 2015, dopo due anni dall’inizio del suo secondo mandato. Il 24 aprile del 2018, nove giorni dopo aver parlato con il nuovo Presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, durante le consultazioni avviate dopo le elezioni, era stato ricoverato al San Camillo per un improvviso malore. E qui era stato sottoposto ad un altro complicato intervento all’aorta eseguito dal professor Francesco Musumeci. Venne dimesso il 22 maggio.
[rcs-video guid="c4998f24-55f3-11ee-bd71-44df81c38f7b"]Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato in visita a Catania il 24 e 25 febbraio 2014. Accolto al suo arrivo dal sindaco Enzo Bianco e dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, Napolitano aveva partecipato in Municipio, presenti i primi cittadini di Catania, Siracusa e Ragusa, alla firma della nascita del Distretto della Sicilia del Sud Est. Poi, accompagnato dalla moglie Clio, era stato in visita privata in Cattedrale sostando davanti al busto reliquiario di Sant’Agata. Dopo il pranzo in Prefettura, si era recato ai Benedettini per l’inaugurazione dell’anno accademico e poi aveva visitato lo stabilimento della St.
In questi ultimi giorni, molti i messaggi di conforto e vicinanza che gli sono arrivati, primo tra tutti quello del Papa. «Vi esorto a un pensiero per il presidente Napolitano che è in gravi condizioni di salute - era stato l’appello di Francesco ai fedeli durante l’udienza generale - che lui abbia conforto, questo servitore della patria».
Ma sul web c'erano stati anche commenti al veleno contro l’ex Capo di Stato, subito condannati da politici e istituzioni. «Trovo inconcepibile l’odio che si sta riversando in queste ore sui social nei confronti del Presidente Napolitano a cui mi sento vicino in questo momento di sofferenza» aveva detto il presidente del Senato Ignazio La Russa. «Vile gioire per le sue condizioni critiche di salute» aveva commentato Francesco Storace.
La Camera ardente per Napolitano verrà allestita a Palazzo Madama, come annunciato da Ignazio La Russa. Ed è probabile che venga organizzata già da domenica.
A breve dovrebbe svolgersi un Consiglio dei ministri per decidere sui funerali di Stato che spettano di diritto ad ogni Presidente emerito della Repubblica. Ma che, secondo quanto si apprende, nel suo caso potrebbero essere laici, come quelli che aveva avuto Pietro Ingrao davanti al Palazzo di Montecitorio.
Subito dopo la notizia del suo decesso sono state messe a mezz'asta le bandiere del Senato.