Notizie Locali


SEZIONI
Catania 15°

ROMA

Shoah: Segre, impensabile per Italia

Di Redazione |

ROMA, 16 OTT – “In quella retata furono portati via mio zio, sua moglie e i loro tre bambini. Per i legami che aveva mio zio, avvocato della Sacra Rota, furono aiutati e nascosti in Vaticano. Si erano salvati dopo aver assistito a scene spaventose, ai pianti e alla disperazione di queste persone che venivano portate via. Si sentirono sempre miracolati ma quasi colpevoli di aver assistito a queste scene di panico, averle fatte loro stessi, e poi di essere stati in Vaticano tutto il tempo della guerra”. Lo racconta a Radio Capital la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah a 75 anni dal 16 ottobre 1943, giorno del rastrellamento del ghetto di Roma da parte della Gestapo. “I vecchi e i bambini – continua Segre – erano i più increduli. Lo capisco adesso che sono vecchia: i vecchi diventano come bambini, hanno lo stesso stupore davanti al male”. Quel giorno Segre aveva 13 anni ed era “nascosta in casa di una famiglia eroica, di conoscenti, che rischiava la fucilazione per nascondermi”.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA