Anche le uova di Pasqua di Chiara Ferragni finiscono nel mirino della Procura: aperta un'inchiesta

Non solo il Pandoro Pink Chistmas griffato Chiara Ferragni ma anche le uova di Pasqua sono finite nel mirino della Procura di Milano che l’altro ieri ha aperto una inchiesta, senza indagati nè titolo di reato, sul caso del dolce natalizio pubblicizzato dalla nota influencer con una sorta di campagna benefica.

Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti pure sull'operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi. L’azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell’affaire beneficenza.

Ma intanto sembrano non finire i guai per l’influencer. Safilo Group ieri ha interrotto l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni degli occhiali a marchio Chiara Ferragni «a seguito», dice l’azienda, di una presunta «violazione di impegni contrattuali». E Fratelli d’Italia chiede che le sia revocato l’Ambrogino d’oro.