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Scuola aperte anche d'estate, il ministero vara il decreto e stanzia 400 milioni. Ma i presidi non ci stanno: «Altro peso sui dirigenti»

Finanziate attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni

Redazione La Sicilia

12 Aprile 2024, 15:22

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Scuole aperte anche d'estate, ma è già polemica per il provvedimento. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il sindacato dei presidi però non ci sta.

Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività.

La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull'esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. A prevederlo la circolare alle scuole firmata sempre oggi dal Ministro.

“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo”, dichiara Valditara, “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola”, dichiara il ministro Valditara, “che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

Fondi e progetti

I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale ''Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l'inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.
La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.

I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie. Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni Pnrr del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni Pnrr per azioni di potenziamento delle competenze Stem.

Le proteste

Il sindacato dei presidi DirigentiScuola ha però cos' commentato il provvedimento: «Altro decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito, altre risorse finanziarie, per tenere aperte le scuole d’estate con attività da sviluppare in base all’autonomia scolastica, secondo le intenzioni di Viale Trastevere. In questi giorni è in corso la nostra petizione sui fondi per dire basta a una mole di lavoro amministrativo e contabile e il Ministero stanzia altri fondi per mantenere aperte ulteriormente le scuole in estate. Parla di attività ricreative. Ricreative per chi? Non certo per i dirigenti scolastici e le segreterie scolastiche che per aprire le scuole d’estate dovranno lavorare sin da ora per predisporre spazi, prevedere tempi e reclutare il personale. Non certo per i docenti che vanno sempre più mostrando segni di stanchezza lavorativa e sicuramente neanche per gli studenti in sovraccarico di impegno per la partecipazione ai progetti Pnrr».

«L'uscita del Ministero - sottolinea il presidente Attilio Fratta - suona come l’ennesima provocazione-beffa al mondo della scuola che non conosce soste, riposo e neppure ferie. Si diano, piuttosto, risposte concrete e immediate alle nostre proteste e alle legittime richieste e soprattutto si restituisca dignità alla categoria dei dirigenti, dimostrando di conoscere il funzionamento della scuola. Il riferimento all’ autonomia scolastica» è l’unica nota positiva del decreto ministeriale. Siamo contenti che finalmente un principio sancito dalla legge, messo da parte dalla progettualità Pnrr, ricompaia dopo tanto tempo». «In tutto questo- conclude Fratta- ricordo che mancano tre giorni dalla scadenza delle proroghe dei contratti per i collaboratori scolastici. In questa situazione non possiamo certo permetterci di pensare anche a gestire le aule nei mesi estivi».