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L'assicurazione Rc auto continua ad aumentare: a maggio la media è stata di 400 euro (+6%)

Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima la stangata è ancora più onerosa

Redazione La Sicilia

04 Luglio 2024, 20:21

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20070201 - ROMA - ECO - RC AUTO: CONSUMATORI,INDENNIZZO PUO' RIDURRE TARIFFE 15-20% - I nuovi moduli CID, Convenzione Indennizzo Diretto. Secondo Adusbef e Federconsumatori, l'entrata in vigore del risarcimento diretto puo' far scendere le tariffe Rc auto del 15-20% tagliando ''i costi impropri dei vari attori (studi medici-legali, periti ed avvocati) che lucravano nel sottobosco dei risarcimenti fra 1,5 e 2 miliardi di euro l'anno scaricati sui premi''. ANSA / FRANCO SILVI /

Nonostante l’inflazione sia in calo i prezzi dell’assicurazione Rc Auto continuano a correre. Non una cifra esorbitante (+47 euro l’anno calcolano i consumatori analizzando i dati dell’Ivass) ma che comunque va ad aggravare i bilanci familiari già appesantiti da bollette, conti della spesa e incombenze varie che risultano sempre più care nonostante i prezzi, almeno statisticamente, stiano scendendo.

A maggio, secondo la rilevazione dell’Ivass, il prezzo medio della responsabilità civile auto è di 400 euro tondi, in aumento su base annua del +6,8% in termini nominali e del +6% in termini reali. E questo arriva dopo un aumento ancora maggiore: in aprile la crescita nominale annua era stata pari a +7,9%. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima la stangata è ancora più onerosa. L’incremento di prezzo è a due cifre: l’11%.

Poco confortante dunque la precisazione dell’Ania di pochi giorni fa: «Nel 2023, il divario fra il premio medio Rc Auto in Italia e quello europeo è diminuito ulteriormente, scendendo a 36 euro dagli oltre 200 euro della prima metà degli anni 2000».

Le proteste

Neanche a dirlo le associazioni dei consumatori protestano: "In poco più di due anni le tariffe Rc Auto hanno subito un rincaro complessivo del 13,3%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 400 attuali, con un aumento di ben 47 euro a polizza», dice il Codacons. Si tratta di "incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia, e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazioni per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa». Rincari che, considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da 1,5 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani.

«Mentre salgono tariffe assicurative e profitti delle compagnie, le sanzioni elevate dall’Ivass nei confronti delle compagnie di assicurazioni sono crollate. - denuncia il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso - Il numero delle sanzioni è sceso in un anno del 34%, quello dei provvedimenti addirittura del 47%, e il totale delle multe elevate alle imprese assicuratrici rappresenta appena lo 0,0875% dei loro utili. Approfittando dell’avvio della discussione in tema di assicurazioni al tavolo della Commissione allerta rapida prezzi, chiediamo al governo uno scatto in avanti, perché a fronte di tali numeri viene da chiedersi: ma chi tutela realmente i consumatori dagli illeciti assicurativi?».

Infine per l’Unc il rialzo dell’Rc Auto registrato a maggio è "ingiustificato. Pur rallentando rispetto al 7,9% di aprile, si tratta di un rincaro lunare, che certo non dipende dall’inflazione, visto che i premi salgono del 6% in termini reali. Si passa dai 353 euro del maggio 2022 ai 375 del 2023 per arrivare ora a 400 euro».