Esplosione e incendio nel deposito di carburanti Eni di Calenzano: 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi
E’ di due morti, nove feriti e tre dispersi il bilancio dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). E’ quanto si spiega dalla prefettura.
Dei feriti sei quelli al momento portati a Careggi tra cui quattro in codice verde, uno giallo e uno rosso, come si spiega da fonti sanitarie.
A seguito dell’incidente avvenuto nello stabilimento Eni di Calenzano, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato l’Unità di Crisi in collegamento con il Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura di Firenze e d’intesa con il tavolo è stata disposta la partenza di un team del Dipartimento per dare supporto alle autorità locali. Al momento si raccomanda alla popolazione di non avvicinarsi al luogo dell’incidente e di trovare riparo in un luogo chiuso. In un raggio di 5km dallo stabilimento è stato inviato il messaggio del sistema di allerta nazionale It-Alert. È la prima volta che questo strumento viene utilizzato in un caso reale. Il Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire in costante contatto col territorio l’evolversi della situazione.
Eni ha comunicato che l'incendio divampato questa mattina ha riguardato le pensiline di carico e non il parco serbatoi. I Vigili del Fuoco stanno operando per domare le fiamme.
I soccorsi
«La macchina dei soccorsi è partita immediatamente e abbiamo attivato l’allertamento invitando le persone del luogo a restare al chiuso, in attesa di conoscere se e quali effetti abbiano prodotto le sostanze tossiche», ha detto il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che sta seguendo «con apprensione» la situazione a Calenzano.
«Sono in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano - aggiunge Musumeci - per seguire l’evolversi della situazione. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e mi stringo ai feriti e ai loro cari, confidando in una pronta ripresa».