24 dicembre 2025 - Aggiornato alle 23 dicembre 2025 23:05
×

Garlasco, disposto l'esame del Dna anche per le gemelle Cappa: ecco i reperti su cui si concentrano le analisi genetiche

Redazione La Sicilia

16 Maggio 2025, 14:38

gemelle_cappa

Saranno acquisiti anche i Dna delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa, amico di Alberto Stasi, di Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di Marco Poggi e Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale e di inquirenti e investigatori della prima inchiesta. Lo ha deciso la gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, conferendo l’incarico ai periti per il maxi incidente probatorio su tutte le analisi genetiche. L’estensione dei prelievi a queste persone, tutte non indagate, servirà alle comparazioni
con le tracce che saranno repertate.

«La difesa di Stasi ha chiesto e ottenuto di estendere la l’acquisizione di Dna ad altri soggetti che frequentavano la famiglia o che potrebbero aver contaminato la scena del delitto. Tra questi vi sono le sorelle Cappa, Marco Panzarasa, carabinieri che hanno indagato in casa, soccorritori, e altri anche per contaminazione indiretta. In tutto una decina di persone, alcune estranee alle indagini. L’acquisizione dei dna non prevede infatti automaticamente che i soggetti vengano indagati», riferiscono gli avvocati delle varie parti all’uscita dell’udienza per l’incidente probatorio a Pavia nell’ambito della nuova indagine sul delitto di Garlasco.

I quesiti individuati sono stati sette, tutti di contesto genetico.

Non c'è comunque solo il materiale biologico trovato sulle unghie di Chiara Poggi, ma anche un frammento del tappetino del bagno, le confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti e altri sacchetti sequestrati quasi 18 anni fa nella villetta di Garlasco, dove la giovane è stata uccisa, a cui si aggiungono i «para-adesivi» di tutte le impronte, una sessantina. Sono questi, in sostanza, i reperti, alcuni dei quali mai analizzati, su cui si concentrerà la maxi perizia genetica disposta, con la formula dell’incidente probatorio dalla gip nell’ambito della nuova indagine a carico di Andrea Sempio sull'omicidio della giovane, per il quale l’allora fidanzato Alberto Stasi sta finendo di espiare 16 anni di carcere.

Innanzitutto, si dovrà verificare se siano o meno utilizzabili i risultati delle analisi genetiche effettuate sulla tracce biologiche rinvenute sulle unghie di Chiara, per poi eventualmente compararle con il dna di Sempio e di altre persone, in quanto ci sarebbe un presunto «ignoto 2».

Su tutti i reperti andranno inoltre estrapolate le tracce genetiche, che poi saranno comparate con i Dna raccolti, anche con quelli delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa e di altri, come deciso dalla giudice. E ciò anche per escludere le tracce irrevanti in quanto riconducibili a persone che nulla hanno a che vedere con il delitto.