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Scandalo urbanistica a Milano, i progetti coinvolti e il Pgt ombra

Le accuse mosse dai pm, a vario titolo, sono corruzione, induzione indebita e falsa attestazione in merito alla mancata dichiarazione di conflitti di interessi in capo ai vertici e componenti della Commissione paesaggio

Redazione La Sicilia

31 Luglio 2025, 18:53

inchiesta milano

Sono oltre venti i progetti al centro della maxi indagine della Procura di Milano sulla gestione dell’urbanistica che ha portato ad eseguire le misure cautelari odierne (sei gli arrestati). Le accuse mosse dai pm, a vario titolo, sono corruzione, induzione indebita e falsa attestazione in merito alla mancata dichiarazione di conflitti di interessi in capo ai vertici e componenti della Commissione paesaggio, organismo comunale deputato a dare il via libera alle opere, alcune delle quali, poi, bloccate e altre rimaste sulla carta.
Tra i principali progetti ci sono:

PIRELLINO-TORRE BOTANICA - Costruito negli anni '60, il Pirellino o Torre Pirelli 39 è un grattacielo di 90 metri e 26 piani a cui si aggiunge un edificio a ponte di 4 piani. Un tempo sede di uffici comunali, nel 2019 è stato acquistato, per 194 milioni e tramite un’asta pubblica, da Coima sgr. Il progetto di riqualificazione della struttura, affidato a un team formato da Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti, prevedeva, oltre al restyling dell’edificio esistente, la cosiddetta 'Torre botanicà, simile al Bosco Verticale. Poco dopo l’acquisizione del complesso, a causa del nuovo piano di governo del territorio con cui si prevedeva che almeno il 40% dell’immobile fosse destinato all’edilizia sociale, è sorto un contenzioso tra Palazzo Marino e la società di investimenti immobiliari guidata da Manfredi Catella e il progetto si è arenato e la 'Torre Botanicà definitivamente cancellata.

VILLAGGIO OLIMPICO E ARENA SANTA GIULIA - Sono i due progetti dedicati ai Giochi invernali 2026. Il primo si inserisce nel piano di rigenerazione urbana dello Scalo Porta Romana ed è quasi terminato. Per ospitare gli atleti e gli staff sono sorti sei nuovi edifici mentre due costruzioni preesistenti di origine industriale sono state recuperate. E a ciò si aggiungono una piazza olimpica e aree verdi. L’opera edilizia, che verrà riconvertita in studentato non appena terminate le Olimpiadi, è nata dalla collaborazione tra lo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill e il Fondo Porta Romana, gestito da Coima sgr, Covivio e Prada Holding e porta la firma di Michel Desvigne, uno dei più grandi paesaggisti a livello mondiale. Il secondo progetto per i giochi è l’arena Santa Giulia, situata nel quartiere omonimo e dovrà ospitare le gare di hockey.

TORRE FUTURA - E’ un edificio residenziale alto 90 metri progettato dall’architetto Alessandro Scandurra, componente della Commissione Paesaggio che l’ha poi autorizzato, per l'accusa, in palese conflitto di interessi. Il progetto, poi bloccato in seguito alla denuncia dei cittadini, prevedeva 40 appartamenti distribuiti su 22 piani vicino allo Scalo Farini, tra villa Simonetta e il Cimitero Monumentale ed è stato preceduto da quello di Torre Calvino, bocciato, invece, dalla Commissione. Ora nell’area c'è un cratere.

GOCCIA-BOVISA - Si tratta di un progetto di rigenerazione dell’ambito Bovisa-Goccia con la realizzazione al suo interno del nuovo campus del Politecnico affidato allo studio Renzo Piano Building Workshop. La cittadella per gli studenti, con i servizi annessi, afferisce ad un’area di circa 325.000 metri quadrati, ed è stata approvata dalla Commissione Paesaggio presieduta da Giuseppe Marinoni, il quale, per i pm, avrebbe dovuto astenersi in quanto il committente dei lavori, la J+S spa, è la società a cui lui ha fatturato quasi 370 mila euro di consulenze in circa tre anni.

STADIO E QUARTIERE SAN SIRO - Il progetto, ancora in alto mare, riguarda la demolizione parziale dello stadio Meazza, la costruzione del nuovo palazzetto e la riqualificazione del quartiere adiacente da parte di Inter e Milan. Secondo l'inchiesta questo era uno dei progetti a cui Marinoni aspirava e di interesse da parte della J+S, la società per cui era consulente.

NODI E PORTE METROPOLITANE - Si tratta di un programma di sviluppo edilizio intensivo sulle aree corrispondenti a 9 svincoli posti alla periferie e di accesso alla città: Cascina Gobba, San Donato, Baggio (Bisceglie) Fiorenza (Nodo Nord Ovest), Famagosta, Linate, Opera, Assago e Figino (Molino Dorino). Il piano di rigenerazione anche di queste zone è stato oggetto di uno studio, definito dagli inquirenti, sulla base di un dialogo acquisito, il «Pgt ombra», effettuato dal team di Marinoni e che ha ottenuto pure il patrocinio gratuito del Comune.
Tra i progetti di sviluppo urbanistico su cui si è indagato o su cui sono in corso indagini, poi, ci sono, tra gli altri, le Corti di Bayres, i Bastioni di Porta Nuova, via Palizzi, i Portali Gioia 20, quelli di via Cavallotti e via Verziere, Hidden Garden, il primo da cui sono nate le varie inchieste, Salomone 77, Tortona 25 e via Pisani.