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Coronavirus, il punto della Protezione civile: 12 vittime e 374 contagi in 10 regioni

Di Redazione |

ROMA – Sono 12 le vittime del Coronavirus in Italia. Il nuovo dato è stato fornito dal Commissario straordinario Angelo Borrelli che come ogni giorno ha fatto il punto dell’emergenza sanitaria in Italia. L’ultimo decesso è avvenuto in Emilia Romagna anche se si tratta di paziente di 69 anni di Lodi con patologie pregresse.

Sono invece 23 le province italiane in cui si sono registrati casi di coronavirus, mentre le regioni interessate sono dieci: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Liguria, Sicilia, Marche, Lazio.

La Lombardia registra 258 casi, Veneto 71 casi, Emilia Romagna 30 casi, Piemonte 3, Lazio 3, Sicilia 3, Toscana 2, Liguria 2, Marche 1 e Bolzano 1. Per quanto riguarda i tre contagiati del Lazio, si tratta dei due turisti cinesi e del ricercatore rientrato da Wuhan e guarito.

In tutto il Paese s’è registrato un incremento dei contagiati di 52 casi, rispetto alle 18 di ieri. In Lombardia 18 casi, in più. In Veneto l’incremento è stato di 28 persone, in Emilia-Romagna di 4. In Liguria c’è stato un contagiato in più, in Marche il primo caso. I dati di tutte le altre regioni, cioè Piemonte, Lazio, Sicilia, Toscana e provincia autonoma di Bolzano, sono rimasti invariati. 

Mascherine

Borrelli ha detto che “ieri a seguito della riunione con i presidenti delle Regioni, si è convenuto in un coordinamento, una centralizzazione dell’acquisto di mascherine per gli operatori sanitari in capo al dipartimento della Protezione Civile. Abbiamo messo in piedi un canale per la fornitura del materiale, oggi abbiamo deciso quali quantità destinare alle diverse regioni. In serata abbiamo già le prime mascherine che saranno distribuite alle regioni».

Tamponi

«Sono stati effettuati 9.462 tamponi, un numero veramente consistente» ha detto ancora Borrelli in conferenza stampa. «La larghissima parte dei tamponi realizzati, più del 95%, ha dato esito negativo. Questo rafforza ancora il fatto che il rischio di contagiosità è elevato nei soggetti sintomatici, mentre marcatamente più basso in quelli asintomatici. Questo supporta la scelta di riservare l’esecuzione dei tamponi solo a quei soggetti sintomatici» ha precisato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, presnte anche lui al fianco del capo della Protezione Civile. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA