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Feltri a Non è L’ Arena non placa polemiche: «La lettura non è la principale attività nel meridione»

Di Redazione |

ROMA – “La gente non riflette. Voglio dire che mi riferisco al portafogli e non al cervello. So benissimo che non si possono valutare le persone dal punto di vista morale e culturale”. Lo ha detto Vittorio Feltri a “Non è l’Arena” su La7, rispondendo alle polemiche dopo le sue parole sui meridionali. “E’ un tasto molto sensibile – ha continuato -, quindi quando ho detto ‘inferiorì qualcuno ha pensato che io abbia fatto test di intelligenza ai meridionali, cosa ridicola. Mi riferivo esclusivamente alla portata economica del sud che è inferiore a quella del nord”. In merito alla frase sui parcheggiatori abusivi, ha aggiunto: “Per quale motivo dovrei andare in Campania? Il mio lavoro è qua non posso andare a Napoli per non trovare lavoro e fare il posteggiatore abusivo. Non ci sono i posteggiatori abusivi a Napoli? Me li invento io? Anche quella è un’offesa?”. 

“E’ una risposta – ha detto ancora Feltri rispondendo alle domande – alle polemiche fatte al sud dicendo che quelli del nord non possono andare al sud perchè sono degli untori. Siccome le strutture sanitarie al sud sono inferiori, se per caso il coronavirus dovesse contagiare anche molte regioni del sud sarebbe un disastro. Il virus troverebbe vita più facile per fare stragi”. Rispondendo a una domanda sulle edicole che avrebbero deciso di non vendere il suo quotidiano, Feltri ha aggiunto: “Non credo che sia un provvedimento legalmente concepibile. In parecchie zone del sud i giornali del nord vendono pochissimo, ma vendono pochissimo anche quelli del sud, sappiamo che la lettura non è la principale attività nel meridione”. “Non ho detto nulla di offensivo – ha proseguito – perchè basta dare un’occhiata all’Istat. Non credo di dovermi scusare, fotografare la realtà non è un reato e neanche una scorrettezza”.

Video da pagina Fb “Non è L’Arena”

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