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La Sicilia ha una legge contro la violenza di genere: aprono di 15 nuovi centri

Di Redazione |

PALERMO. L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge relativo alle nuove norme di contrasto al fenomeno della violenza di genere e alle misure di solidarietà in favore delle vittime di crimini domestici e loro familiari.

«Un testo di iniziativa parlamentare che ha visto la collaborazione, senza schieramenti di parte, di maggioranza ed opposizione – ha dichiarato l’assessore regionale delle Politiche sociali, Antonio Scavone – e che ha raggiunto l’obiettivo di far diventare legge misure innovative e più efficaci che di fatto attualizzano gli interventi già previsti dalla legge n.3 del 2012 sulla violenza di genere. Tra le misure introdotte l’istituzione della cabina di regia per il contrasto al fenomeno della violenza di genere che avrà il compito di definire in modo coordinato tutte le iniziative di prevenzione, assistenza, intervento, superamento degli episodi previste dalle iniziative di contrasto al fenomeno della violenza di genere, oltre alla vigilanza sull’attuazione dei protocolli di intervento».

Presieduta dall’assessore per la Famiglia,la cabina di regia è composta inoltre dagli assessori alla Salute e all’Istruzione, dai rappresentanti dei nove Prefetti dell’Isola, dal comandante dei carabinieri, da un rappresentante della magistratura, dell’Anci, dell’Asael, dal consigliere regionale per le pari opportunità e infine da un rappresentante del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere.

La legge appena approvata permette inoltre una maggiore tutela per gli orfani delle vittime di femminicidio e una riserva dei fondi per le politiche attive del lavoro da destinare sia alle vittime di crimini domestici che ai loro familiari.

«All’articolo 2 – ha continuato Scavone – si autorizza la Regione Siciliana, per il triennio 2020-2022, ad erogare contributi in favore degli orfani delle vittime di crimini domestici, con decreto dell’assessore per la Famiglia- ha aggiunto l’assessore- verranno stabiliti requisiti e modalità per l’erogazione del sostegno. Mentre con l’articolo 3 , all’interno dei fondi destinati alle politiche attive del lavoro, viene garantita una riserva degli stanziamenti proprio per sostenere le vittime di violenza».

La legge appena approvata secondo l’assessore Scavone completa un percorso che ha visto il governo Musumeci fortemente impegnato nel contrasto alla violenza di genere. «21 centri antiviolenza, 31 sportelli di ascolto, 37 strutture di accoglienza ad indirizzo segreto che diventeranno presto 52 avendone programmata l’apertura di ulteriori 15 – ha aggiunto Scavone – sono oggi i numeri della rete delle strutture accreditate dalla regione siciliana operanti nel territorio isolano. 3 milioni invece lo stanziamento previsto per il piano sulla violenza di genere 2019-2020, ma anche educazione con la realizzazione lo scorso anno di un progetto nelle scuole primarie dell’Isola con lo scopo di stimolare nei bambini una lettura critica di alcuni stereotipi al fine di contrastare la formazione di pregiudizi sulle diversità di genere che ancora oggi caratterizzano la nostra società. Ed infine – ha concluso l’assessore – la riserva prevista, all’interno del bando di 11 milioni per la creazione di imprese artigianali al femminile, per le donne vittime di violenza al fine di un loro reinserimento sociale. Il governo Musumeci ha inteso con tutte queste azioni fare sentire la propria vicinanza alle donne vittime di violenza spesso costrette a vivere il proprio disagio in assoluta solitudine».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA