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Processo a Salvini, Renzi: «Votiamo sì». E lui: «Conte era il mio complice»

Di Redazione |

ROMA – Il leader della Lega alla prova dell’aula del Senato, che deve votare sull’autorizzazione a procedere per Salvini per il caso della nave Open Arms, quando era ministro dell’Interno. «È agli atti, ho fatto il mio dovere, ho la coscienza a posto», dice Salvini, invitando a chiedere a Pd e M5s se pensino sia normale attaccare gli avversari per via giudiziaria e non politica.

Italia viva ritiene che ci sia una responsabilità oggettiva di tutto il governo, e Renzi dice sì al processo a Salvini: «Non agì per interesse pubblico», rileva.  «Credo – ha spiegato Renzi – che nella vicenda della gestione della politica migratoria dal 2018 al 2019 con il governo gialloverde, prima ancora di discutere se vi siano stati crimini, cosa che non spetta a noi, vi debba essere una chiara e precisa distinzione tra chi crede che sia stato un errore e chi no. Noi non abbiamo cambiato idea, noi abbiamo sempre pensato che quella gestione di politica migratoria fosse un errore».

«Ma questo Salvini lo sa e non ho bisogno di dirlo neppure ai 5 stelle – ha detto ancora Renzi-. In questa vicenda torna il rapporto politica magistratura: secondo me l’interesse pubblico preminente non c’è in questa vicenda, ritengo quella scelta di Salvini un modo per strumentalizzare il consenso, aumentare i follower sui social. Noi che abbiamo votato a favore del processo e che ci accingiamo a votare nuovamente a favore. L’interesse è politico e non è pubblico. Quel populismo per cui venivano bloccati i barconi vi si ritorce contro».

La risposta di Salvini

«Preferisco il silenzio del M5s rispetto alle supercazzole di Renzi». Così Matteo Salvini durante il suo intervento in Aula nel corso della discussione in Senato per votare sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti. La presidente Elisabetta Casellati lo ha prontamente interrotto dicendo, «la prego di non usare certi termini».

Poi Salvini ha proseguito con il suo intervento. «Questa sera dovrò spiegare ai miei figli che papà va a processo perchè è un delinquente che ha difeso i confini, questo è l’unico peso che mi porto, non mi interessano le critiche politiche», ha detto il leader della Lega. «Il premier era perfettamente complice di un reato che non esisteva», ha spiegato.

«Si è già capito che il voto è politico – ha detto ancora – . Ringrazio il governo per la sua abbondante presenza, non era dovuta ma ringrazio i banchi vuoti che dimostrano il rispetto per quest’aula, noto l’abbondante presenza dei senatori a vita e mi riconferma l’idea che sia una figura ampiamente superata nelle nostre istituzioni».

E Salvini ha aggiunto: «Andrò fino in fondo senza chiedere aiutini a nessuno. Noi alle idee contrapponiamo altre idee non tribunali politici, l’unico tribunale è quello del voto». 

Al termine del suo intervento in aula del Senato il leader della Lega Matteo Salvini ringrazia i senatori leghisti e più in generale dell’opposizione che lo applaudono e, prima di sedersi al suo posto, prende un cappellino della guardia costiera e lo indossa. E’ lo stesso ex ministro a pubblicare le immagini sul suo profilo twitter. 

Il voto dell’aula sull’autorizzazione a procedere è atteso per le 18.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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