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Neonati uccisi da batterio killer, a Verona riapre reparto

Di Redazione |

VENEZIA – Prima nascita all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, dopo la riapertura del punto nascita, chiuso lo scorso 12 giugno dall’Azienda Ospedaliera a causa delle infezioni da Citrobacter che hanno causato la morte di 4 neonati. A mezzanotte è nata una bambina, figlia di una signora originaria di Palermo e residente a Verona, al terzo parto. 

La piccola si chiama Anna Maria e pesa 2,840 chili. Dopo Anna Maria, questa mattina è venuto alla luce un bambino e seguiranno altre nascite in quella che è la più grande maternità del Veneto, con più di 3000 parti all’anno. Un reparto scosso dallo scandalo del ‘batterio-killer’, sul quale oltre all’indagine della Commissione regionale che ha depositato ieri una relazione di 52 pagine, ha aperto un’inchiesta la Procura della Repubblica che ha già raccolto le prime deposizioni dei genitori di alcune piccole vittime. Maria Teresa Buccari, una palermitana che da quattro anni vive a Verona, ha deciso di far nascere la terza figlia nell’ospedale veronese dove avevano iniziato a seguire la sua gravidanza. «Un pò di paura ce l’avevo già prima per il Covid – ha detto la mamma di Anna Maria – però speravo di riuscire a far nascere qui la mia bambina». «E’ comprensibile – ha concluso – che ci siano perplessità e che la gente abbia paura, soprattutto guardando dall’esterno, però io sono stata seguita dai medici di questo ospedale e volevo partorire qui per finire dove avevo cominciato». 

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