Crisi coronavirus, il Veneto valuta ipotesi disoccupati nei campi
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Mancano braccia nei campi per la raccolta di fragole, asparagi e primizie, per le operazioni di primavera nelle vigne e per l’avvio dalle colture estive: l'assessore veneto all’agricoltura, Giuseppe Pan, tra i primi a proporre di reintrodurre l’utilizzo dei voucher semplificati, è impegnato su una nuova ipotesi di reclutamento straordinario di manodopera. Con la collega alle politiche per il lavoro Elena Donazzan sta studiando la modalità per coinvolgere i Centri per l'impiego nell’intermediazione diretta tra i disoccupati e le aziende del primario rimaste senza manodopera straniera, a causa dei blocchi alle frontiere e dei rischi di quarantena per gli operai dell’Est europeo.
«Le organizzazioni agricole del Veneto stimano un fabbisogno di circa 5 mila lavoratori stagionali per la raccolta in queste settimane di fragole, asparagi e primizie e per i trapianti per le colture estive - afferma - Se non sarà possibile fare ricorso ai voucher semplificati per l’agricoltura, chiediamo almeno che sia possibile attingere alle liste dei disoccupati e inoccupati iscritti ai Centri per l’impiego, e di proporre a queste persone un’opportunità di lavoro nelle aziende del territorio». Pan si dice convinto «che per molti il lavoro nelle serre e nei campi sia una opportunità interessante di primo reddito o di integrazione al reddito, viste le deroghe assicurate dal decreto legge 18 'Cura Italià ai disoccupati percettori di naspi o del reddito di cittadinanza e lo scenario di recessione economica che si sta affacciando».