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Letture estive per bambini e ragazzi (parte seconda)

Nella nostra infanzia se avevi voglia di avventura la potevi trovare o nella tua fantasia, in quella piega fra la noia e i muri di casa, o fra le pagine di un libro.

Di Redazione |

Oggi la redazione di Kids Trip ha il piacere di pubblicare una bellissima riflessione e i suggerimenti di lettura di  Raffaella Arena (ex) libraia, mamma di due bambini, negli ultimi anni (assieme all’associazione Leggo. Presente  indicativo) si è occupata di presentazioni letterarie. Frequenta corsi di scrittura e scrive racconti brevi. Fa parte del Comitato Lettura della Biblioteca Abracalibri

Buona lettura!


“Ogni racconto era un’avventura e io cercavo luoghi adatti e prestigiosi per viverla: il pianerottolo più alto delle scale, una soffitta, il terrazzo della casa”. 

Ho letto questa frase scritta da Jorge Luis Borges a proposito delle storie che trovava nei libri della biblioteca di suo padre, e mi ha subito riportata alla mia infanzia, quando estate voleva dire per lo più starsene in panciolle con gli occhi puntati al soffitto, fantasticando avventure

I più fortunati tra noi bambini trascorrevano qualche giorno in campagna dai nonni e potevano giocare a scalare alberi e a trasformare mentalmente qualche povero arbusto in foreste lussureggianti. Chi di fortuna ne godeva nella norma, tutt’al più passava le sue mattine alla Playa, dove era comunque difficile immaginarsi come un pirata dei Caraibi. Sta di fatto che se avevi voglia di avventura la potevi trovare o nella tua fantasia, in quella piega fra la noia e i muri di casa, o fra le pagine di un libro.

I nostri figli – i miei per primi – passano molto del loro tempo estivo in maniera strutturata, fra grest e viaggi organizzati da noi genitori. Ecco perché mi fa piacere quando ai miei due bambini capita fra le mani un libro d’avventura: come se quel libro aprisse loro le porte della possibilità, di ciò che può accadere, lontano o vicino non importa.

La prima loro lettura di queste vacanze estive è stata Ronja, figlia di brigante di Astrid Lindgren. Un titolo meno noto di questa autrice, ormai molto conosciuta anche da noi. 

Ronja è l’unica bambina di Rocca Mattis, il covo che suo padre – che di nome fa Mattis, per l’appunto – divide con un pugno di fidati briganti. Ronja cresce, amatissima da tutti gli sgangherati e devoti uomini di suo padre, in mezzo alla natura che circonda la Rocca: unici pericoli da evitare  le strigagne, i nanigrigi, i culotti e tutti i sottoterrestri, creature del bosco alle quali è meglio non far sentire che si ha paura di loro, altrimenti è peggio per il malcapitato. Un giorno però Ronja fa un incontro speciale con un suo coetaneo, Birk, scoprendo così di non essere davvero l’unica bambina nei paraggi. Ovviamente, come in ogni avventura che si rispetti, non mancano gli ostacoli e le differenze da superare. Ma è proprio questo che rende questa lettura avvincente: come faranno Ronja e Birk, figli di due briganti acerrimi nemici, a superare le loro avversità e le loro differenze, fino a considerarsi fratelli? Ma soprattutto, come faranno a conciliare la loro amicizia con l’appartenenza alle loro famiglie? 

Pur essendo stato scritto più di trenta anni fa, Ronja figlia di brigante tratta un tema sempre attuale per i bambini che, crescendo, confrontano il loro ambiente di provenienza con quello del mondo “esterno” –  che sia la scuola, il parco giochi, il grest estivo o il cortile sotto casa – e spesso vengono a patti con il loro vissuto domestico per poter diventare grandi. 

In più, l’ultima edizione italiana del libro, che è per i tipi di Mondadori, è arricchita dalle illustrazioni di Katsuya Kondo, uno degli esponenti più apprezzati dello studio Ghibli di Miyazaki, e tratte dalla serie animata ispirata a questo romanzo. Le immagini alleggeriscono la lettura, intervallandola con tavole colorate e attuali. Un motivo in più per perdersi fra le pagine di questa consigliatissima avventura.

Titolo: Ronja, Figlia di brigante

Autrice: Astrid Lindgren

Edizioni Mondadori

Età di lettura: dagli otto anni

E dopo aver concluso un’avventura, cosa si fa? Ma se ne intraprende un’altra, è ovvio. Soprattutto quando si è bambini e il mondo della fantasia è li che ti aspetta fra le righe di una storia. E quindi, concluso Ronja, i miei bambini si sono tuffati fra le pagine di Cion Cion Blu di Pinin Carpi

Cion Cion è uno strampalato contadino cinese che veste di arancione, mangia arance e vive sotto un ombrello con un cane arancione e un gatto e un pesciolino tutti e due di colore blu. Da un semplice avvenimento come il cadere della neve iniziano le mirabolanti avventure di Cion Cion Blu: infatti, la neve durante la notte va a finire nell’aranciata di Cion Cion il quale, dopo aver assaggiato, capisce di avere a che fare con qualcosa di buonissimo come il gelato all’arancia. Zaino in spalla il nostro Cion va a vendere i suoi gelati al mercato, ma… è proprio lì che inizia la sua rocambolesca avventura: fra briganti, fantasmi, un amico imperatore che ha perso la testa per una fanciulla, streghe e fate, Cion Cion porterà la Cina verso condizioni sociali più eque e rimedierà anche una moglie. Ma anche se vi ho svelato un po’ il finale, non vi ho raccontato di certo tutte le anse, e le curve e gli otto volanti che affronta la storia di Cion Cion Blu per far perdere il piccolo lettore, con trovate bonarie e delicate, nel fiume della narrazione. Che poi non è così anche la vita, con i suoi imprevisti e le sue strade, a volte impervie, da affrontare? L’importante, ci dice il contadino Cion Cion, è affrontarla con leggerezza e semplicità.

Titolo: Cion Cion Blu

Autore: Pinin Carpi

Edizioni Piemme, collana il Battello a vapore 

Età di lettura: dai sette anni


Raffaella Arena (ex) libraia, mamma di due bambini, negli ultimi anni (assieme all’associazione Leggo. Presente  indicativo) si è occupata di presentazioni letterarie. Frequenta corsi di scrittura e scrive racconti brevi. Fa parte del Comitato Lettura della Biblioteca Abracalibri. 

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