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Misura "salva vita" per TecnisCgil : accesso a legge Marzano

Misura “salva vita” per Tecnis Cgil : accesso a legge Marzano

La preoccupazione e le proposte di intervento per salvare centinaia di posti di lavoro, 900 dei quali nel nostro territorio. Per il sindacato catanese bisogna evitare lo "spezzatino" aziendale

Di Redazione |

 CATANIA – «Non altre settimane, ma al massimo qualche giorno e non di più, per presentare  una soluzione “salva vita” su misura per la Tecnis e dunque per salvare anche  le centinaia di lavoratori che rischiano il peggio». È quanto auspicano Cgil e la Fillea Cgil di Catania che propongono  «l’eventuale richiesta di utilizzo della legge Marzano per la ristrutturazione economica e finanziaria delle grande aziende in stato di insolvenza ed anche l’eventuale cessione di complessi aziendali».

«In alternativa – ipotizzano i sindacati – potrebbero essere valutati anche strumenti similari che comunque mettano al riparo tutti dallo “spezzatino”aziendale e dai risvolti catastrofici. Adesso che il piano di ristrutturazione del debito è stato ritirato – si chiedono i segretari Fillea, Giovanni Pistorio, e Cgil, Giacomo Rota – e non è ancora stata presentata una proposta alternativa, concordato concorsuale o altro, quali sono le misure da potere adottare per mettere in sicurezza le attività, l’occupazione ed il completamento delle opere?».

 Rota e Pistorio sottolineano che il sindacato “dà atto al Prefetto di Catania di aver fatto, con coscienza e diligenza, quanto è stato sinora possibile per salvaguardare il patrimonio umano e professionale di Tecnis, delle sue controllanti, collegate e consortili e di aver posto le condizioni per il completamento delle opere pubbliche appaltate”.

 «Nel caso di crollo aziendale – si interrogano i sindacati – quale potrà essere il destino delle migliaia di fornitori e di chi lavora per loro, 900 dei quali risiedono nel nostro territorio, ai quali si devono complessivamente quasi 100 milioni di euro? Se qualcuno pensa che l’intervento della giustizia nel caso in questione così come in casi simili sia, anche se necessario, la causa del tracollo dell’imprenditoria nostrana, è un mistificatore. Adesso – concludono Pistorio e Rota –  è necessario entrare nell’ottica della proposta e non rassegnarsi a subire gli accadimenti e l’inevitabile fine».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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