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Torna il Social Farming, quando l’agrumicoltura può dare un lavoro

Di Redazione |

Corsi e seminari di formazione finalizzati all’inclusione sociale dei soggetti deboli sul mercato del lavoro e ad accrescere le competenze degli operatori della filiera agrumicola, ma anche il potenziamento della piattaforma Agrorà per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e una call for ideas per progetti d’impresa innovativi nella filiera agrumicola. C’è tutto questo nella versione 2.0 del progetto “Social Farming. Agricoltura Sociale per la filiera agrumicola siciliana”, promosso da Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation presentato nell’Aula Magna della Città della Scienza di Catania.

Come nella precedente edizione, cuore del progetto Social Farming sono i percorsi formativi, suddivisi in corsi e seminari, rivolti a chi è meno avvantaggiato nell’accesso al mercato del lavoro (giovani, donne, disoccupati, migranti) e al contempo anche a imprenditori agricoli, tecnici (agronomi, periti agrari, agrotecnici), gestori di Organizzazioni dei Produttori.

I corsi sono cinque, tutti gratuiti, della durata di 80 ore (40 in d’aula e 40 di pratica in azienda) e hanno la finalità di creare professionalità specializzate per la filiera agrumicola siciliana; a ciascun corso possono partecipare 15 allievi in presenza e 50 allievi attraverso piattaforma webinar (solo per le lezioni teoriche).

I seminari sono invece nove: a ognuno possono accedere 30 partecipanti in presenza e 25 attraverso piattaforma webinar.

Per tutti i corsi e seminari verranno riconosciuti i crediti formativi mediante partenariato con la federazione dei Dottori Agronomi e Forestali della Regione Sicilia.

La piattaforma di incontro fra domanda e offerta di lavoro “Agrorà” (www.agrora.distrettoagrumidisicilia.it), realizzata al termine della precedente edizione di Social Farming, si arricchisce di nuove funzionalità: le aziende potranno inserire le proprie ricerche di personale e nasce una sezione dedicata all’auto-imprenditorialità in agricoltura, con una guida a tutte le opportunità e agli incentivi esistenti per avviare una nuova impresa agricola. Novità di quest’anno, che arricchirà ulteriormente il portale, è la call for ideas “Agrorà Innovation”, per individuare idee e progetti che favoriscano innovazione di prodotto, di processo e di commercializzazione nell’ambito della filiera agrumicola. L’obiettivo generale è innovare il settore, individuare nuove opportunità per la produzione, valorizzare il territorio coltivato ad agrumi, favorire un’idea di impresa “sociale”.

Agrorà Innovation è realizzata nell’ambito di Social Farming 2.0 con il supporto operativo di Confcooperative Sicilia, COF&P (Centro Orientamento, Formazione & Placement) dell’Università di Catania e Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo, in quanto sottoscrittori e/o partner del Patto di Sviluppo del Distretto Agrumi di Sicilia.

«La versione 2.0 del progetto “Social Farming” – ha dtto Federica Argentati, Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – punta a consolidare quanto fatto l’anno scorso e, al contempo, fornire nuove opportunità alla filiera agrumicola siciliana. Vogliamo puntare sull’innovazione, chiamando a raccolta idee e progetti che possano accrescere la competitività del comparto e favorire l’ingresso di nuova imprenditoria nella filiera agrumicola. Per la realizzazione del Progetto Social Farming 2.0 saranno punti di riferimento le imprese socie e i partner, i Consorzi di tutela Dop e Igp delle produzioni agrumicola siciliane (Arancia di Ribera Dop, Arancia Rossa di Sicilia Igp, Limone di Siracusa Igp, Limone Interdonato Igp), le associazioni e i consorzi di produzioni in attesa di riconoscimento (Mandarino Tardivo di Ciaculli e Limone dell’Etna), il mondo dell’agrumicoltura biologica e quello della multifunzionalità e del turismo relazionale integrato (Gusto di Campagna e GAL), la Federazione dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della Sicilia, il mondo della ricerca scientifica e delle organizzazioni di categoria (Cia, Confagricoltura e Confcooperative Sicilia) partner del Distretto Agrumi di Sicilia».

«In linea con gli obiettivi della Strategia Europa 2020, le attività formative promosse da Social Farming 2.0 – ha detto Giuseppe Rallo, Direttore Alta Scuola ARCES – rispondono a specifiche esigenze professionali che il comparto agrumicolo ritiene indispensabili per attuare una crescita innovativa, intelligente e sostenibile.

«The Coca-Cola Foundation – ha concluso Cristina Broch, Direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali Coca-Cola Italia – crede fortemente in Social Farming e la scelta di sostenerlo anche per la seconda edizione ne è la prova. Siamo convinti che l’inclusione sociale passi anche attraverso la creazione di nuove opportunità di formazione e di lavoro, affinché tutti possano trovare il proprio ruolo all’interno della comunità, e da sempre promuoviamo iniziative e progetti che valorizzino e diano nuovi impulsi ai territori in cui siamo presenti. Il sostegno a Social Farming 2.0 è inoltre un’occasione per ribadire e rinnovare il legame di Coca-Cola con l’Italia: un legame tutto speciale, visto che proprio qui è nata Fanta, un prodotto il cui succo è 100% italiano».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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