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Lavoro, la Filcams Cgil di Catania: «Instabilità in settore vigilanza privata»

Di Redazione |

CATANIA – «Il settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari nel Catanese stanno attraversando una stagione di instabilità occupazionale dovuta non solo al sistema dei continui cambi appalto ma anche all’insieme di comportamenti tenuti dagli istituti di vigilanza che disattendono ripetutamente regole e leggi» Lo afferma la Filcams Cgil di Catania, sottolineando come «sono circa 5.000 i lavoratori occupati in provincia di Catania nella vigilanza privata e nei servizi fiduciari spesso sottoposti a direttive aziendali che disattendono regole e leggi.

Il sindacato di categoria aggiunge che i cambi appalto «mettono a rischio sia l’occupazione ma anche la corretta applicazione dei livelli contrattuali e vengono attivati demansionamenti anche economici che procurano una perdita salariale di circa il 30%». Secondo la Filcams Cgil «nel settore convivono due modelli di imprese: i grandi istituti che puntano ad accordi e partenariati per conto di clientele istituzionali e imprese di ridotte dimensioni e localizzate sul territorio rivolte a clientele spiccatamente private e di nicchia» e «la concorrenza sleale si attua attraverso l’aggiudicazione degli appalti al massimo ribasso, scendendo fino a 13 euro a fronte di un costo medio orario di lavoro fissato in 21 euro nelle tabelle».

Per il segretario generale della Filcams Cgil Davide Foti e la segretaria provinciale Concetta La Rosa «il compito di un sindacato è quello di tutelare e affermare diritti preservando la dignità dei lavoratori, ma anche segnalare comportamenti che minano la sicurezza dei cittadini e intaccano valori come la legalità, per noi imprescindibili».

La Filcams di Catania si dice «pronta a portare sul tavolo tutte le controverse questioni legate ad ogni Istituto di vigilanza operante sulla provincia». “Siamo certi – conclude la Filcams Cgil – che queste rivendicazioni sono condivise dagli altri sindacati di categoria e che in tempi brevi riusciremo a costruire un percorso verso la sottoscrizione di un protocollo istituzionale con tutti gli attori coinvolti con l’obiettivo della redazione della condivisione di nuove regole certe e cogenti che tutelino i lavoratori e le lavoratrici e restituiscano alla collettiva un servizio di qualità e trasparente».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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