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Incidenti sul lavoro: in Sicilia in tre mesi già ventuno morti

Di Redazione |

PALERMO – Nel giorno in cui un muratore è morto a Petralia Sottana, nel Palermitano, cadendo da un balcone, ha fatto tappa a Palermo il tour dell’UGL “Lavorare per Vivere”, ideato dal sindacato per ricordare le vittime sul lavoro nel 2018. Millecentotrentatrè sagome – pari al numero di vittime dell’anno scorso – sono state installate in piazza Politeama, di cui 104 di colore rosso, per sottolineare come il fenomeno sia cresciuto del 10% nel 2018, rispetto all’anno precedente.

L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni e i cittadini affinchè sia rispettato e garantito il diritto alla sicurezza sul lavoro. Secondo Paolo Capone, segretario generale UGL, “occorre puntare su una maggiore cultura della sicurezza sui posti di lavoro e più formazione per i dipendenti. Con il tour ‘Lavorare per viverè l’UGL vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle ‘morti bianchè. A tal proposito, l’UGL sta dando il via a una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, affinchè si affermi una diffusa e partecipata cultura della sicurezza sul lavoro nei confronti dei giovani che rappresentano i futuri lavoratori e imprenditori del nostro Paese. Basta morire di lavoro”. 

Nei primi 4 mesi del 2019 la strage dei lavoratori non accenna ad arrestarsi: in base ai dati Inail gli incidenti sul lavoro con esito mortale sono stati 212. Si rilevano degli incrementi nel Centro e nel Mezzogiorno, con 5 casi in più al Centro (da 39 a 44) e 8 decessi in più al Sud (da 35 a 43) e nelle Isole (da 16 a 24). 

Secondo le ultime rilevazioni fornite dall’Inail, sono 21 i morti sul lavoro in Sicilia nel primo trimestre di quest’anno, quasi il doppio (9 in più) rispetto al primo trimestre 2018. Dei 21 episodi mortali, uno riguarda la fascia d’età 60-64 anni che, nel primo trimestre dell’anno scorso registrava zero casi.

«Sono molto preoccupato dal numero delle denunce d’infortunio non mortali stimate dall’Istituto per la fascia d’età cui appartiene l’operaio caduto sul lavoro oggi a Petralia – dice Michelangelo Ingrassia, presidente del Comitato consultivo provinciale Inail di Palermo – Sul territorio nazionale le denunce relative alla fascia 60/64 anni sono passate dalle 8.307 del primo trimestre 2018 alle 8.726 dello stesso periodo del 2019; sconvolgente il dato siciliano rilevato negli stessi periodi, con un aumento da 198 a 564 casi».

«Dallo scorso anno – conclude – segnaliamo il rischio per le classi di età over 60, auspicando una revisione dei cicli lavorativi nei luoghi sensibili come i cantieri edili; riteniamo necessaria una riflessione collettiva delle parti sociali e istituzionali che riveda modi e tempi di lavoro in rapporto alle classi d’età e alla durata dell’orario. Anche così si fa prevenzione». Per la Cgil e la Fillea di Palermo, «l’esigenza di una maggiore sicurezza vale sia per le grandi imprese che per chi opera nelle piccole ditte. Anzi – dicono il segretario della Fillea Piero Ceraulo e il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta – vale soprattutto per le piccole imprese artigiane dove, per abbattere i costi, si risparmia proprio su questo aspetto. Anche per le imprese artigiane esiste un’ente bilaterale, Edilcassa Sicilia, che, attraverso Confartigianato, organizza i corsi di formazione per la sicurezza».

Intanto, il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, dice che «c’è forte sgomento nella comunità per la tragica morte di Salvatore Cammarata. Era un grande lavoratore, una persona ben voluta, un uomo buono e umile, sempre con il sorriso». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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