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Gdo, un migliaio di lavoratori siciliani coinvolti dal “risiko” delle cessioni

Di Redazione |

Catania. «Il 28 maggio si svolgerà, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una riunione per individuare una soluzione più idonea e soddisfacente per tutti i lavoratori che si trovano in una situazione di incertezza e precarietà dopo la notizia della cessione di tutta la rete vendita Auchan Retail e Simply, escludendo i 33 punti vendita siciliani». Lo dichiarano in una nota la senatrice Nunzia Catalfo, presidente della Commissione Lavoro e la deputata Maria Laura Paxia del Movimento 5 Stelle. «Le imprese che decidono, dopo aver preso tutto ciò che di buono un territorio può offrire, di vendere o chiudere a danno dei lavoratori che hanno dimostrato alto valore professionale ed etico sono da scongiurare in una politica di Governo in cui le delocalizzazioni sono da contrastare con ogni mezzo». continuano le pentastellate Catalfo e Paxia. «Bene, dunque, ha fatto il Ministro Di Maio a convocare un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo economico».

Un’altra vertenza nella grande distribuzione tiene col fiato sospeso 700 lavoratori. Attesa per l’incontro richiesto dai sindacati il 27 maggio per discutere della salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori della Gicap. La società lo scorso 15 aprile aveva inviato una comunicazione di cessione ramo d’azienda di 42 negozi a insegna Ard, Sidis e Max Sidis di Palermo, Messina e delle province di Enna e Siracusa, oltre a quelli presenti in Calabria, appartenenti alla famiglia Capone. La società subentrante, Like Sicilia, di totale proprietà di Apulia Distribuzione, un’azienda della grande distribuzione con sede in Puglia, ha chiesto alle organizzazioni sindacali di fare sottoscrivere ai lavoratori verbali di conciliazione dai contenuti ritenuti piuttosto discutibili che prevedevano, tra l’altro, la rinuncia da parte del lavoratore ad una parte delle spettanze, oltre a deroghe ai propri contratti individuali. In sostanza l’azienda vorrebbe subentrare senza obblighi pregressi e dunque senza debiti verso i lavoratori.

La Uiltucs, assieme alle altre sigle, per avere certezza della regolarità del percorso procedurale richiesto dalle società, ha chiesto il supporto del ministero dello Sviluppo economico. Il segretario generale della Uiltucs Sicilia, Marianna Flauto, spiega che “nel solo ed esclusivo interesse dei lavoratori, abbiamo chiesto al ministero di convocare le parti per potere trovare in quella sede una soluzione che abbia il suggello istituzionale. Una vertenza così delicata e spinosa, anche alla luce delle deroghe richieste, non può definirsi frettolosamente perché si rischia di mettere a rischio gli interessi dei lavoratori. Siamo disponibili a trovare soluzioni che garantiscano tutti i livelli occupazionali dopo aver chiarito alcuni aspetti ancora confusi della vertenza. Tra l’altro è di questi giorni la notizia, ancora non formalizzata al sindacato, della presentazione di una procedura di concordato preventivo da parte di Gicap, quindi una situazione abbastanza complicata da affrontare. Ci auguriamo che sia la Gicap sia Like Sicilia si presentino al tavolo ministeriale per potere finalmente definire la vertenza di auspica positivamente”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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