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Sanità privata, la protesta unitaria dinanzi all'assessorato regionale alla Salute

Oltre 200 dipendenti questa mattina in piazza Ziino a Palermo. Illustrata all'assessore Faraoni la piattaforma rivendicativa

Redazione La Sicilia

22 Maggio 2025, 17:37

Protesta Sanità privata 22 maggio Palermo altra foto

Oltre 200 dipendenti, questa mattina, hanno partecipato, in piazza Ziino, di fronte alla sede dell’assessorato regionale alla Salute, a Palermo, alla manifestazione di protesta indetta da Fp Cgil (con il segretario generale regionale Gaetano Agliozzo), Cisl Fp (con il segretario generale regionale Daniele Passanisi) e Uil Fpl (con il segretario generale regionale Salvatore Sampino) con cui sono state rappresentate le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori ai quali sono applicati i Ccnl Aiop e Aris Sanità privata e Aiop e Aris Rsa. Si tratta di lavoratori che svolgono un importante servizio pubblico garantendo il diritto alla salute.

I rappresentanti delle segreterie regionali hanno incontrato l’assessore regionale Daniela Faraoni chiedendo di creare le condizioni affinché si possa stabilire un patto sociale tra le organizzazioni sindacali e la Regione proprio per il tramite dell’assessorato. E’ stato altresì chiesto che questo patto sociale possa avere un unico fine, quello, cioè, del rinnovo del contratto portando le rivendicazioni siciliane attraverso la conferenza delle Regioni e il ministero della Salute per attuare un adempimento atteso da tempo rispetto a una situazione ormai inaccettabile.

A tal proposito vale la pena ricordare che sono stati stipulati due accordi Ponte (Aris Rsa e Aiop Rsa) con l'obiettivo di sottoscrivere entro giugno 2024 il contratto unico di settore per mettere fine a 13 anni di blocco della contrattazione e interrompere fenomeni di dumping contrattuale che, purtroppo, caratterizzano il settore. Il contratto Sanità privata Aris Aiop è stato rinnovato nel 2020 dopo 14 anni di blocco della contrattazione ma tale rinnovo ha riguardato il triennio 2016/18 e anche in questo caso le associazioni vincolano il rinnovo alla copertura delle risorse.

“Abbiamo sollecitato l’assessore regionale – sottolineano Agliozzo, Passanisi e Sampino – a formare un fronte compatto con i rappresentanti dei lavoratori e a dare accoglimento alle istanze dei dipendenti dopo anni di stasi. E’ opportuno chiarire che la vertenza non ci vede contrapposti all’assessore Faraoni che, piuttosto, ha proposto per il 2025 l’aumento dell’1,5% delle rette per Rsa, centri riabilitativi e Cta. Un ulteriore incremento del 2% sarebbe previsto per il 2026 sino ad arrivare al 2027 a un complessivo aumento del 7%. Ci è stato spiegato, naturalmente, che tutto ciò è finalizzato all’accettazione della proposta da parte delle organizzazioni datoriali. Se questa dovesse andare a buon fine, l’assessore si è impegnata a sensibilizzare le associazioni datoriali nazionali, per il tramite delle strutture siciliane, a utilizzare queste risorse anche per il rinnovo contrattuale. Manteniamo alta l’attenzione per porre fine al blocco della contrattazione e interrompere fenomeni di dumping contrattuale che, purtroppo, caratterizzano il settore”. “Difendere chi lavora - concludono i sindacalisti - significa difendere anche la qualità dei servizi sanitari e socio-assistenziali offerti alla collettività”.