Insegnanti: in Sicilia 2.034 assunzioni per il 2025/26, ma resta il “buco” nell’organico di sostegno
Per la didattica personalizzata 14.130 insegnanti “di diritto”, rebus assunzioni per i 15.448 posti in deroga
Catania. Per il prossimo anno scolastico 2025-2026 in Sicilia la dotazione organica, elaborata lo scorso maggio dall’Ufficio scolastico regionale (Usr) per la Sicilia, prevede 58.334 docenti in posti interi, e 14.130 in posti di sostegno. Solo che questi ultimi sono in realtà più del doppio. Nell’elefantiaco, iperburocraticizzato e quindi complesso mondo della scuola a quello che potrebbe sembrare un numero esaustivo (i “posti di diritto”) basato sui bisogni per le classi nelle nove province, si aggiungono infatti i docenti in deroga, ovvero “posti a completamento, in esecuzione di sentenze del Tribunale amministrativo regionale (Tar), posti deroga riferiti alla sentenza numero 80 del 2010 della Corte Costituzionale e nuove certificazioni”, come si legge nel decreto Usr. Saranno 15.448 i docenti in questa condizione, che portano il totale della distribuzione dei posti per sostegno a 29.578. Ovvero: si sa già da ora che serviranno più del doppio degli insegnati per la didattica personalizzata.
«Il problema è che questo numero è sempre variabile: l’esperienza ci dice che il numero di insegnanti di sostegno all’inizio dell’anno scolastico potrebbe pure raddoppiare, perché non sono posti coperti da docenti di ruolo. E le assunzioni annunciate dal ministro Valditara non possono cambiare la situazione», spiega il professor Mauro Mangano, dirigente dell’istituto omnicomprensivo Angelo Musco di Catania e presidente provinciale dell’Associazione dei dirigenti scolastici Andis. Il riferimento è alle 48.500 assunzioni (più altre 6mila per la religione) annunciate per il 2025/2026 dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Di questi, secondo la ripartizione «che è pluriennale e basata sulle dotazioni finanziarie e sulle iscrizioni, già note a febbraio» dovrebbe essere di circa 2.000 nuovi insegnanti di ruolo in Sicilia (2.034 il contingente assunzionale approvato ieri dal ministero) meno di duecento in più dei 1.846 dell’anno scolastico precedente. E fra questi quelli per il sostegno dovrebbero essere solo alcune centinaia. «In attesa dei calcoli definitivi dell’Usr, è chiaro che il quadro non cambierà. La possibilità data dal ministro alle famiglie di chiedere la conferma dell’insegnate supplente anche per il 2025-2026, non fa altro che chiarirlo. Nelle intenzioni è un sistema per evitare un continuo spostamento che incide sui bambini e sui docenti. Di fatto è la dimostrazione che questi posti non saranno coperti dal ruolo». Mangano introduce poi un altro tema, ovvero quello dell’offerta, carente, di tempo pieno: «È un problema irrisolvibile se non si aumenta l’organico con più assunzioni: i bambini sono sempre meno, ma invece di ridurre il numero di bambini per classe si riducono le classi stesse e quindi i docenti, non dando nemmeno l’opportunità di avere un secondo docente per il tempo pieno, che al Nord è invece diffusissimo», conclude Mangano.
Per quanto riguarda le immissioni in ruolo bisognerà ora attendere dal Usr Sicilia il decreto con le suddivisioni per classi di concorso. I posti sono già coperti nella quasi totalità dalle prove selettive effettuate negli scorsi anni, come del resto chiarito anche dalla nota ministeriale. «Certo - commenta il professore Giuseppe Capraro, responsabile del sindacato Gilda Insegnanti Agrigento - i posti liberi sono più di questi, ci aspettavamo qualcosa in più. Ma dovrebbero bastare perché le varie classi di concorso si compensano. La certezza l’avremo solo quando l’Usr pubblicherà le suddivisioni per classe, speriamo già a giorni». L’Usr nel frattempo non può dare tempi: oggi gli uffici sono chiusi per il festino di Santa Rosalia.