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Almaviva, Cristaldi: «Non si potevano accettare per i lavoratori condizioni di ricatto»

Il segretario generale della Uilcom di Catania, interviene “con amarezza e rabbia” sulla vertenza che coinvolge lavoratrici e lavoratori catanesi

Redazione La Sicilia

31 Luglio 2025, 16:48

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"Per 112 lavoratrici e lavoratori catanesi, per 112 famiglie, un incubo sta diventando realtà. Almaviva licenzia, qui come altrove, mentre si attende sempre che la Regione Sicilia dia concretezza ai progetti, ripetutamente sbandierati, per la valorizzazione delle risorse umane e professionali che hanno rappresentato e rappresentano il patrimonio più importante di questa azienda. Nessuno nei Palazzi della politica siciliana giochi ora a scaricabarile, perché da anni rivendichiamo interventi per scongiurare un’emergenza occupazionale e sociale. Ma da anni proponiamo soluzioni, senza vedere fatti tangibili!”
Gaetano Cristaldi, segretario generale della Uilcom di Catania, interviene “con amarezza e rabbia” sulla vertenza Almaviva. L’esponente sindacale dichiara ancora: “A dispetto di ricostruzioni di comodo, noi assieme a tutte le altre organizzazioni sedute al tavolo di trattative non abbiamo accettato, né potevamo accettare, che lavoratrici e lavoratori fossero sottoposti a ulteriori ricatti, a nuove situazioni di incertezza, sommando disagio a disagio”.
Il segretario etneo Uilcom conclude: “Restiamo disponibili al confronto per assicurare presente e futuro a chi anche nei momenti più difficili e bui ha assicurato con generosità, passione e competenza i risultati raggiunti da Almaviva. Abbiamo chiesto un accordo di proroga di cassa integrazione oltre il 31 luglio, che l’azienda ha rifiutato definendo inconsistenti i piani di riqualificazione e ricollocazione presentati dalla Regione Sicilia e dalle altre coinvolte nella vertenza. Il presidente Renato Schifani e il suo governo dimostrino adesso che i vertici di Almaviva, per errore o forse solo per calcolo, hanno sbagliato a bocciare quei progetti. Perdere anche un posto di lavoro è inaccettabile in una terra come la nostra!”.