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Cercansi cuochi, bagnini e hostess

Di Assia La Rosa |

CATANIA – L’economia delle vacanze non è fatta solo dal mondo “consumer”, c’è tutto un universo legato all’occupazione che nell’industria dell’estate trova la sua linfa vitale, dando slancio soprattutto a quel mercato di giovani girovaghi in cerca di un posto al sole. E anche quest’anno il trend delle richieste dei lavori stagionali legati al turismo cammina in salita, segnando – a livello nazionale – valori positivi legati alle figure che si muovono al ritmo delle onde del mare.

Secondo i dati elaborati da InfoJobs, piattaforma di reclutamento online, a maggio 2016 sono state pubblicate 4.640 offerte di lavoro legate alle professioni estive, in crescita del 21% rispetto allo stesso mese del 2015, che hanno costituito l’11% del numero totale degli annunci sul portale. I profili più richiesti? Hostess, camerieri e barman chiamati all’appello per soddisfare le esigenze del mondo della ristorazione e di quello legato agli eventi e all’intrattenimento.

La classifica vede poi due professioni in netta crescita rispetto all’anno scorso: il cuoco (+23,7%) e il consulente-agente di viaggio (+13,8%), che rappresentano rispettivamente l’8,2% e l’1,4% degli annunci. Una cosa emerge dall’indagine: la ricerca di profili sempre più qualificati anche in questo comparto, lascia intendere come le imprese puntino a individuare candidati competenti, che possano rappresentare realmente un valore aggiunto per differenziarsi in un mercato sempre più affollato.

E se il sogno di molti giovani è quello di diventare direttore d’hotel o executive chef, con una valigia sempre in mano e stipendi d’oro assicurati (in Europa i compensi per le figure apicali toccano picchi di oltre 50mila euro l’anno), la gavetta nella filiera del turismo comincia dalle cucine, dal ricevimento e dall’attività di account. Con opportunità a tutto campo che in questi mesi è possibile trovare online nelle più attive piattaforme di recruiting.

Anche in Sicilia il bouquet d’offerta è vasto e per profili trasversali: animatori, bagnini, addetti alla manutenzione del verde, ma anche ormeggiatori con esperienza da impiegare in affermate aziende nautiche (requisiti: patente nautica e una grande passione per il mare), tecnici audio, steward di bordo, personale Beach bar, e persino cantanti ad uso e consumo delle sale più gettonate degli hotel di lusso.

Ma non tutti includono esclusivamente il mero contratto stagionale, tra le figure più ambite compaiono infatti professionisti “stabili” come il food&beverage manager e il revenue manager, ovvero responsabili di offerta, amministrazione e strategia commerciale nell’ambito della ristorazione, offerti soprattutto dai colossi internazionali che controllano marchi (villaggi, hotel e catene) anche nelle sedi italiane.

E l’ingresso nel mondo professionale spesso è fatto di tirocini, percentuali sulle vendite o voucher: una vera e propria smaterializzazione del lavoro che viviamo da tempo e che è la vera causa del precariato imperante e ingombrante. Dinamici, flessibili, pronti ad accettare ciò che capita e che viene intercettato sul web, pur di arrotolarsi le maniche e buttarsi nella mischia: sono i giovani di oggi che, come ieri, si adattano ai tempi senza perdersi d’animo. Magari con un’idea di startup in testa o un progetto creativo nel cassetto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA